TREVISO – Hanno iniziato a lanciare palline di carta contro il professore, poi lo hanno insultato, hanno cantato cori e alla fine gli hanno lanciato un cestino della spazzatura in testa. Al docente, sopraffatto dagli studenti bulli, non è rimasto altro da fare che lasciare l’aula, mentre gli studenti immortalavano le umiliazioni e le vessazioni con i loro telefonini. Un gesto a cui la scuola ha reagito con fermezza, espellendo i due bulli e sospendendo i compagni di classe, colpevoli di averli sostenuti invece di opporsi alle mancanze di rispetto e all’aggressione nei confronti del docente.
Milvana Citter sul Corriere della Sera racconta il gravissimo episodio avvenuto in una classe di Conegliano, in provincia di Treviso:
“Ma intanto quel video è stato diffuso «con orgoglio» dai protagonisti, non solo tra i propri compagni ma anche a moltissimi studenti di altri istituti. Un filmato che racconta, frame dopo frame, come a decidere l’andamento delle lezione non sia l’insegnante, ma gli allievi. Immagini forti, nelle quali spicca il volto rassegnato del docente che inizialmente prova a ignorare quel comportamento irrispettoso e incivile.
Ma nessuno dei ragazzi sembra avere il minimo timore dell’insegnante. Anzi, gli studenti sono quasi tutti in piedi, ridono e parlano a voce alta, mentre il professore scrive sul registro. Uno di loro si gira verso la porta, per controllare che non entri qualcuno e poi, sghignazzando, lancia con forza una pallina di carta contro il professore. Un altro ragazzo, in piedi vicino alla cattedra, armeggia con un’asta di legno che alza e abbassa sopra la testa del docente, suscitando l’ilarità generale. A quel punto l’insegnante mostra tutta la sua impotenza.
Non prova nemmeno ad urlare. Esasperato, si alza, raccoglie le sue cose e si incammina verso la porta, inseguito dagli studenti che ridono rumorosamente e lo insultano. Due di questi gli svuotano il cestino della carta addosso, fingendo di tirargli dei calci mentre un loro compagno, filma tutto con il telefonino finendo a sua volta ripreso da un altro studente. Poi si girano di scatto e uno di loro urla: «tutti a posto tutti a posto», per farsi trovare seduti e composti quando di lì a poco arriverà il preside a redarguirli”.
I ragazzi non si rendono conto forse di quello che hanno fatto e fanno girare il video su WhatsApp e Facebook:
“Ma quella «bravata» è invece finita male per molti di loro. «È una situazione molto complessa che abbiamo cercato di trattare con il massimo della delicatezza ma anche con fermezza – spiega il preside dell’istituto -. I comportamenti che hanno avuto con l’insegnante sono gravissimi e per questo due ragazzi sono stati espulsi dalla scuola. Per molti altri ripresi in quel video è invece scattata una lunga sospensione».
Provvedimenti disciplinari severi: ma saranno serviti? Pare di no, così almeno sostengono alcuni insegnati e genitori: a scuola ci sarebbero ancora problemi di disciplina. Protagonisti alcuni studenti, capaci di trascinare negli eccessi anche i compagni più remissivi. «Non mi risulta nulla di tutto ciò – precisa però il dirigente -. Nessun insegnate si è rivolto a me per denunciare di essere stato ancora oggetto di scherno »”.