ROMA – Dice Conte: in questa fase 2 via libera alla possibilità di spostamenti mirati per far visita ai congiunti.
Ok. Ma chi sono i congiunti?
Il dpcm dice:
sono consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute e si considerano necessari gli spostamenti per incontrare congiunti purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento interpersonale di almeno un metro e vengano utilizzate protezioni delle vie respiratorie.
Il problema è che più o meno nessuno sa chi va considerato congiunto o no.
Per esempio: il fidanzato è un congiunto o no?
No. La Treccani spiega: “Congiunto? Chi è legato ad altri da un vincolo di parentela”.
Qualche sinonimo: “Affine, consanguineo, familiare, parente”.
Congiunto quindi nonno, nonna, papà, mamma, cugino, zio, nipote e parenti vari. Stop.
Quindi, fatevene una ragione, con tutta probabilità i fidanzati non rientreranno nella casistica.
Insomma: usate Skype.
Una definizione, quella di congiunti, definita comunque poco chiara dagli esperti.
Spiega cfnews.it:
Ciò che emerge da questo elenco, seppure sommario, è in sostanza che la nozione di “prossimi congiunti” è chiara e netta con riferimento alla sola legislazione penale, mentre in tutti gli altri ambiti dell’ordinamento, tale nozione si presenta come incerta, talvolta opaca e certamente mutevole. (Fonti: Ansa, Treccani, CfNews.it, Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev).