Conto al ristorante salato, lui non paga e il giudice lo assolve

SAN FILIPPO DEL MELA (MESSINA) – Sedersi in un ristorante, consumare un pasto e, al momento di pagare, contestare il conto al ristoratore, quindi decidere di non pagare. Nel comprensorio di Milazzo (Me) si puo' fare anche questo, dopo che un giudice di pace, respingendo la denuncia presentata dal titolare di un locale, ha disposto ''il non luogo a procedere'' nei confronti di un commerciante di Cefalu' (Pa) che si era rifiutato di pagare il conto.

Secondo quanto riferito dal ristoratore, l'uomo, dopo avere consumato un lauto pasto prelevato dal buffet in sala, si e' fatto portare una bottiglia di vino doc, una di minerale e ha consumato con tutta calma. Finito di mangiare ha chiesto il conto, ma 20 euro gli sembravano ''un po' troppi'', dunque si e' rifiutato di pagare. ''Mi denunci pure, questi sono i miei dati personali''.

L'indomani mattina, il ristoratore, tramite il proprio legale, ha denunciato il commerciante per 'insolvenza fraudolenta', rivolgendosi al giudice di pace di Milazzo. Qualche giorno fa e' venuta fuori la sentenza che ha assolto il commerciante di Cefalu', disponendo ''il non luogo a procedere per la scarsa entita' del danno arrecato al ristoratore''. A quanto sembra, il commerciante di Cefalu', in precedenza, aveva usato la stessa 'tattica' anche in altri importanti ristoranti del centro di Milazzo.

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