Copertino. Omicidio Fabio Frisenda, Luigi Margari si costituisce: “L’ho ucciso”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Luglio 2014 - 12:24 OLTRE 6 MESI FA
Copertino. Omicidio Fabio Frisenda, Luigi Margari si costituisce: "L'ho ucciso"

(Foto Ansa)

LECCE – “Ho ucciso io Fabio Frisenda“. Luigi Margari, 35 anni, si è costituito la mattina dell’8 luglio a Copertino, in provincia di Lecce. Margari, con precedenti penali, sarebbe il killer di Frisenda, detenuto in regime di semilibertà ucciso lo scorso 4 luglio proprio a Copertino. Dopo l’omicidio sarebbe fuggito a Bari,ma gli inquirenti cercano ancora il suo complice.

Margari si è presentato alla stazione dei carabinieri accompagnato dal suo legale, Elvia Belmonte, ma ad incastrarlo ci sono testimonianze e filmati delle telecamere di videosorveglianza di alcuni capannoni industriali attigui a quello dove la vittima lavorava e che lo hanno ripreso insieme con un complice.

Il movente dell’omicidio sarebbe la vendetta contro un amico che aveva fatto avances alla sua compagna, tutto mentre lui era ricoverato in ospedale dopo essere stato ferito. L’uomo infatti fu vittima a sua volta in un agguato nell’agosto 2012,  quando venne raggiunto da numerosi colpi di pistola sparati da Giuseppe Nicola Vangeli, che è stato poi condannato qualche mese fa a 10 anni di reclusione. Margari, che si è costituito dai carabinieri, avrebbe riferito di avere saputo dell’accaduto solo da qualche giorno e proprio dalla sua compagna.

Secondo quanto riferito dagli inquirenti, Margari avrebbe già affrontato la vittima una decina di giorni fa durante un violento litigio culminato in minacce di morte. Gli investigatori, però, non credono a questa versione e sono propensi invece a ritenere che il movente sia da ricercare nei conflitti esistenti tra gruppi della criminalità locale.

Durante la confessione, Margari ha anche indicato ai carabinieri il luogo dove si era disfatto della pistola calibro 9 usata nel’omicidio e che è stata trovata nascosta sotto una pietra in via De Ferrari a Lecce, nella zona della Cave di Marco Vito. Cataldo Motta, procuratore di Lecce, ha commentato:

“Il caso non è ancora chiuso perché cerchiamo un complice, anche se Margari non ci ha detto niente al riguardo, ma la sua identificazione è a buon punto”.

Nei confronti di Margari è stato disposto un provvedimento di fermo con l’accusa di omicidio premeditato.