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Corinaldo, parla il fratello di Benedetta Vitali: “Sfera Ebbasta non si è mai fatto sentire”

Sfera Ebbasta
Sfera Ebbasta (Foto Ansa)

ROMA – “Sfera Ebbasta non si è fatto mai sentire. Ci ha fatto avere una lettera, fatta tanto per farla, ma penso che se gli chiedessi i nomi delle sei vittime di Corinaldo non se ne ricorderebbe neanche mezzo”: sono dure le parole di Francesco Vitali, fratello di Benedetta Vitali, morta a 15 anni nella strage alla discoteca la Lanterna Azzurra in cui l’8 dicembre scorso persero la vita sei persone.  

Vitali critica anche la scelta di X Factor di avere tra i propri giurati Sfera Ebbasta: “Penso che la scelta di metterlo nella giuria sia stata fatta solo per fare pubblicità: visto che dopo l’8 dicembre se ne è parlato tanto, magari pensano che più se ne parla più si fa pubblicità – ha detto il fratello di Benedetta all’AdnKronos – Del resto non mi interessa più di tanto: non sono mai stato un fanatico di X Factor e ora che hanno messo lui come giudice me ne interesso ancora meno di prima. Prima magari se mi capitava mi soffermavo qualche secondo sul programma, adesso non lo guarderò”.

Sfera Ebbasta non ha avuto responsabilità rispetto alla sicurezza e a quanto avvenne quella notte, ma è stato più volte criticato da parte dei familiari delle vittime per alcuni atteggiamenti pubblici e post sui social.

“Noi Sfera Ebbasta non lo abbiamo mai sentito – ha ribadito Francesco Vitali – L’11 dicembre, tre giorni dopo la tragedia, ci ha scritto una lettera in stampatello, fotocopiata, che ci è arrivata tramite il sindaco. Quando l’abbiamo letta siamo rimasti stupiti: c’era scritto: ‘Mi farebbe piacere incontrarci e abbracciarvi personalmente’…”. Ha scritto che gli avrebbe fatto piacere incontrarci, ma non si è fatto mai sentire”. Una lettera fatta “tanto per farla e quindi sarebbe stato meglio non farla per niente”.

Vitali critica anche il tatuaggio con sei stelle che il trapper si sarebbe fatto tatuare in memoria delle sei vittime di Corinaldo: “Noi siamo assolutamente contrari a quel tatuaggio. Penso che se a Sfera Ebbasta chiedessi i nomi delle vittime di Corinaldo non se ne ricorderebbe neanche mezzo. Quando vivi in prima persona tragedie simili capisci che a volte è meglio stare in silenzio che dire e fare cose tanto per farle, tanto più da chi ha visibilità come lui”.

Secondo Vitali, la lettera e il tatuaggio sono stati gesti davvero “irrispettosi nei nostri confronti. Sfera Ebbasta non deve avere la coscienza sporca, perché secondo me non c’entra con l’accaduto, ma si è dimostrato immaturo e questo non va bene”.

Fonte: AdnKronos

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