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Coronavirus, un’agenzia funebre di Bergamo: “Non dormiamo da tre giorni”

ROMA – “Sono tre giorni che non dormo, lunedì sera ho avuto una crisi di nervi, abbiamo seppellito 40 persone, solo noi”, con la voce rotta Nicolas Facheris, impresario di agenzia funebre a Madone in provincia di Bergamo, spiega cosa sta accadendo in città:

 “Siamo sommersi dal lavoro – racconta con il tono sbrigativo di chi non può prendersi una pausa neanche per raccontare la situazione drammatica in cui sta lavorando -. E’ una cosa che non si riesce a spiegare, non riusciamo a fermarci”. Fa una pausa, poi aggiunge: “E’ pesante, è stancante, non vediamo la fine e viviamo con il terrore che il telefono continui a suonare. Molti sono i servizi a cui rinunciamo per la mancanza di tempo, di casse o di accessori”.

“La cosa peggiore però – racconta ancora -è continuare a dire ai parenti che non possono rivedere il loro caro per via della chiusura immediata del feretro. Tutti i funerali sono tristi, ma quelli delle persone che conosciamo lo sono di più. Ora devo andare, non ho tempo”.

Fonte: Ansa.

Coronavirus, Gori: “A Bergamo le vittime sono più di quelle delle statistiche ufficiali”

Le vittime del coronavirus a Bergamo sono più di quelle che rientrano nelle statistiche ufficiali. A dirlo è il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, che oggi ha fatto un sopralluogo dove l’Ana sta allestendo un ospedale da campo per aiutare ad affrontare l’emergenza coronavirus. Ci sono persone, dice Gori in una intervista al Tg3, “che non riescono ad essere portate in ospedale”.

A Bergamo, spiega il sindaco, ci sono stati “quattro volte più morti nelle due prime settimane del mese che nelle quattro settimane di marzo dell’anno scorso”. 

E comunque, ha sottolineato ancora Gori, i numeri ufficiali dei decessi non tendono conto di quelli “che non riescono ad essere portati in ospedale” a cui non viene fatto il tampone.

Capitolo ospedale da campo.

“Avevamo avanzato questa proposta due settimane fa e è stata accolta. Credo che questo intervento porterà sollievo a tutta la filiera dell’emergenza. Se in contemporanea partirà anche il progetto per i posti di terapia intensiva alla Fiera di Milano – le parole di Gori -, di sicuro Bergamo avrà un beneficio complessivo. Con questo ospedale degli alpini diamo fondo a tutte le nostre risorse, comprese quelle più legate alla nostra realtà territoriale come gli alpini”.

Fonte: Tg3, Ansa.

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