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Coronavirus, Governo impugna l’ordinanza della Regione Marche sulla chiusura delle scuole

di Redazione Blitz |25 Febbraio 2020 22:10

Coronavirus, Governo impugna l'ordinanza della Regione Marche sulla chiusura delle scuole (foto Ansa)

Coronavirus, Governo impugna l’ordinanza della Regione Marche sulla chiusura delle scuole (foto Ansa)

ROMA – Il governo ha deciso di impugnare l’ordinanza della Regione Marche che dispone la chiusura delle scuole fino al 4 marzo in conseguenza dell’emergenza Coronavirus

L’ordinanza delle Marche per la chiusura delle scuole non rispetta la linea concordata oggi con le regioni che sono fuori dall’area del contagio. E’ quanto spiegano fonti di governo.

Le parole del governatore Ceriscioli.

“L’ultimo contatto col Governo è stato col ministro Boccia, che mi ha annunciava il provvedimento del Governo che avrebbe impugnato il mio. Ho detto che non avrei fatto un passo indietro”. Queste le parole del presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli a Sky TG24. Il governatore ha poi spiegato che la decisione di chiudere le scuole nelle Marche non è una scelta politica, ma “nasce da un tavolo tecnico fatto da professionisti. Ho seguito le indicazioni che mi hanno dato”.

 Il presidente Antonio Mastrovincenzo, d’intesa con l’Ufficio di Presidenza, ha anche annunciato la sospensione delle manifestazioni per i 50 anni dalla nascita della Regione, previsti nelle prossime settimane. Inoltre “in conformità con le disposizioni emanate a livello nazionale dalle autorità competenti per uscite e gite scolastiche in Italia e all’estero, l’Ufficio di Presidenza ha deciso di sospendere per motivi precauzionali le visite formative presso l’Aula dell’Assemblea legislativa e la sede di Palazzo delle Marche da oggi e fino a data da destinarsi”. Mastrovincenzo ha annunciato inoltre che nella seduta consiliare in programma per martedì 3 marzo, il presidente della Giunta Luca Ceriscioli effettuerà le comunicazioni sulla situazione complessiva nelle Marche e su tutte le iniziative poste in essere per fronteggiare l’emergenza.

Fonte: Ansa.

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