ROMA – Cosa si potrà fare e cosa no nella Fase 2?
Il governo, secondo le ultime indiscrezioni, va verso la riapertura del cibo da asporto dal 4 maggio.
E’ quanto emerge, scrive l’agenzia Ansa, da fonti che hanno partecipato alla cabina di regia tra esecutivo e enti locali che confermano, così, l’ipotesi emersa nelle ultime ore.
Da 4 maggio, inoltre, dovrebbe essere permessa l’attività motoria ma solo individuale (a meno che non si tratti di minori o di persone diversamente abili) e la ripresa degli allenamenti per gli sport professionistici.
Sì anche agli incontri con i familiari più stretti (anche anziani, ma indossando la mascherina).
Sì anche alla possibilità di rientro nel luogo di domicilio o residenza di chi è rimasto bloccato dal lockdown nelle città in cui studia o lavora.
Sarà possibile tornare a celebrare i funerali, ma soltanto alla presenza dei familiari più stretti ( non più di 15 persone) ma per riprendere le messe bisognerà aspettare ancora.
Ma l’autocertificazione resta o no? Resta l’autocertificazione, anche se sarà diversa e con più possibilità.
Capitolo negozi.
Per i negozi la riapertura è fissata per il 18 maggio.
Su richiesta del Comitato tecnico scientifico si è ritenuto di programmare degli step di riapertura di 14 giorni per verificare gli effetti di ogni riapertura.
Parrucchieri, barbieri, centri estetica invece non prima di giugno.
Anticipazioni o meno, sarà comunque Conte, questa sera, a tracciare il quadro della Fase 2. (Fonte: Ansa, La Repubblica).