Coronavirus, Alfonso Luigi Marra su Facebook aveva previsto tutto... Coronavirus, Alfonso Luigi Marra su Facebook aveva previsto tutto...

Coronavirus, Alfonso Luigi Marra su Facebook aveva previsto tutto…

Coronavirus, Alfonso Luigi Marra su Facebook aveva previsto tutto...
Coronavirus, Alfonso Luigi Marra su Facebook aveva previsto tutto…

ROMA – Dalla chiusura di discoteche e stadi al crollo dei viaggi, dalla diminuzione dell’inquinamento alla richiesta di stop al lavoro nelle fabbriche: l’avvocato Alfonso Luigi Marra aveva previsto diversi eventi poi realizzatisi con l’emergenza coronavirus. 

Lo aveva fatto in un post pubblicato su Facebook il 22 febbraio, all’indomani del primo caso di Covid-19 registrato in Lombardia, a Codogno (Lodi). 

Ecco cosa scriveva Marra: “Spiegherò di seguito perché, io credo, in pochi giorni emergerà che le autorità, mentendo come sempre, hanno sminuito quella che è palese sarà tra pochissimo una grave pandemia. Voglio invece partire dal fatto che tutta questa mai vista disponibilità a chiudere aziende, città, settori, cela in realtà il desiderio profondo di non volere più andare avanti così dell’intera umanità. Un sistema che, innanzitutto, ha il suo motore in quella gravissima forma di sofferenza che è l’insoddisfazione, anticamera della depressione e della psicosi di massa. Perché il consumismo necessità che i beni siano inutili, affinché appunto, stante la loro inutilità, determinino quell’insoddisfazione che causerà poi altri desideri ed altri consumi inutili all’infinito”, scriveva Marra su Facebook ormai quasi un mese fa.

“A questo poi – prosegue Marra – si sono aggiunti altri gravi elementi di sofferenza frutto delle contraddizioni che, pur nel mezzo dell’eccesso produttivo, hanno reso la società mondiale schiava ad ogni livello del debito, della difficoltà economica e di una grande sofferenza psichica. (…)  Cose tutte sovrastate dalla sempre più malcelata consapevolezza planetaria dell’imminenza della catastrofe climatica e dell’esigenza di fermarla a qualunque costo, perché, quale che sarà il numero di morti della pandemia, sarà sempre meglio dell’estinzione, alla quale non è affatto detto che, anche ‘spegnendo il mondo’, riusciremo a sfuggire”.

E poi annunciava le misure che, in effetti, sono state prese dal governo: “Un desiderio di fermarsi che trova un’occasione purtroppo ‘ideale’ nel corona virus, perché, per forza di cose, in pochi giorni verranno assunte misure draconiane che colpiranno il sistema nel suo punto nodale, che è l’ideologia dell’accalcarsi, della promiscuità e del tipo di consumi ad essa connessi (discoteche, tifoserie, enormi raduni, carnevalate, spiagge, esodi per vacanze ecc). Ciò detto, venendo ad un aspetto della questione sanitaria indicatomi dal mio giovane amico Alessandro Raffa, quello che le autorità tacciono, ma emerge da vari articoli, è che l’insufficienza respiratoria causata in una certa percentuale di casi da questo virus richiede trattamenti (macchine per facilitare la respirazione) che la sanità è in grado di fornire solo a pochi, sicché, ora che il numero dei malati aumenterà, non sarà possibile curarli”. (Fonte: Facebook)

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