Coronavirus, da Bergamo nuova colonna di mezzi militari carichi di bare Coronavirus, da Bergamo nuova colonna di mezzi militari carichi di bare

Coronavirus, da Bergamo nuova colonna di mezzi militari carichi di bare

BERGAMO  –  Una nuova colonna di mezzi militari carichi di bare con i corpi dei morti per coronavirus ha lasciato Bergamo martedì 24 marzo. 

I mezzi militari si sono portati a Ponte San Pietro dove, da un capannone di via Papa Giovanni XXIII, sono state portate via 33 bare destinate a Bologna.

Si tratta di salme giunta dal policlinico di Ponte San Pietro ma non solo: dalla cosiddetta Isola bergamasca alle valli, come ha spiegato sul posto il sindaco Marzio Zirafa. Sono stati anche organizzati dei posti di blocco per impedire l’avvicinamento alla zona del capannone.  

Decine anche le bare arrivate da Bergamo a Trecate, in provincia di Novara. A Seriate la chiesa di San Giuseppe è stata aperta per accogliere le bare provenienti dalla Val Seriana. “L’esercito, con la collaborazione del Comando provinciale dei carabinieri, curerà il trasporto fuori regione dei feretri per la cremazione – ha spiegato il sindaco di Seriate, Cristian Vezzoli – le ceneri torneranno poi a famigliari tramite l’arma dei Carabinieri che, in questo modo, intende dimostrare la vicinanza alle famiglie nel momento del dolore.

Nella provincia di Bergamo, dove oggi sono dodici le pagine di necrologi sul quotidiano locale L’Eco di Bergamo, anche le pompe funebri sono ormai “al collasso”.

“Non è semplice reperire le bare” ha riferito un operatore al quotidiano bergamasco, raccontando di un ordine per sessanta feretri di cui solo trenta sono stati consegnati.

“Le onoranze funebri della Bergamasca si stanno ormai preparando, loro malgrado, a sospendere l’attività”, ha ventilato Antonio Riccardi, presidente di Onoranze funebri Lia (Liberi imprenditori associati) Bergamo, criticando la mancanza di tamponi e di dispositivi di protezione per il personale.

Bergamo Onoranze funebri, società a partecipazione comunale “sta cercando di garantire i servizi e per il momento – ha assicurato Dino Puscheddu della Fp Cgil – non si prospetta la chiusura”. (Fonti: Ansa, Agi, L’Eco di Bergamo e Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev)

 

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