Coronavirus, foto d'archivio Ansa Coronavirus, foto d'archivio Ansa

Coronavirus Bergamo, tra novembre e gennaio 110 polmoniti sospette

ROMA – A Bergamo il coronavirus era già presente da dicembre?

A Bergamo già a inizio dicembre 2019 si era registrato un’impennata di “polmoniti sconosciute”. Polmoniti che adesso potrebbero essere associate al coronavirus.

I dati, come racconta l’Eco di Bergamo, sono emersi in alcuni documenti che “Ats Bergamo e Asst Bergamo Est hanno fornito al consigliere regionale di Azione Niccolò Carretta, autore di una richiesta di accesso agli atti relativi all’ospedale Pesenti Fenaroli di Alzano lombardo”.

Le polmoniti sconosciute, si legge ancora sull’Eco di Bergamo, “non sono un unicum dell’ultimo inverno. Come si può osservare dagli stessi dati resi noti da Ats, i codici 486 ci sono sempre stati nell’ospedale di Alzano Lombardo.

Ma dall’andamento mensile l’anomalia è chiara.

Così come è chiara dal confronto tra i ricoveri del 2019 e quelli del 2018: 196 polmoniti non riconosciute nel 2018, ben 256 tra gennaio e dicembre 2019. Il 30% in più, a emergenza ancora molto lontana”.

Si parla di almeno 110 “polmoniti sospette” da dicembre 2019.

Su questi numeri ora sta lavorando la Procura di Bergamo.

“Sia – racconta il quotidiano – per indagare sulle procedure messe in atto all’ospedale di Alzano lombardo nei giorni roventi dell’emergenza, sia per ricostruire se e come sono sfuggiti questi casi sospetti”.

“Se fosse stato fatto il tampone a qualcuna delle 110 polmoniti sospette registrate ad Alzano – si chiede infine l’Eco di Bergamo – si sarebbe potuto evitare il disastro? Solo la procura potrà dare una risposta”. (L’Eco di Bergamo).

 

 

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