BERGAMO – I morti di coronavirus a Bergamo e provincia sono 4,5 – 5mila e non 2mila. E’ quello che emerge da un’indagine de L’Eco di Bergamo e di InTwig sui dati dell’anagrafe nei comuni bergamaschi. “Dopo l’allarme sulla città (a marzo 428 decessi Covid19, contro 201 ufficiali) la stampa locale certifica la tragedia della provincia di Bergamo: le vittime sono tra 4,5 e 5mila, non 2.060. Quanti dunque i contagiati? Intwig stima 288mila, il 26% della popolazione. Io temo di più”, queste le parole del sindaco di Bergamo Giorgio Gori.
Il tutto è il risultato di un’indagine de L’Eco di Bergamo e di InTwig sui dati dell’anagrafe nei comuni bergamaschi. “In Bergamasca 4.500 decessi in un mese”, scrive il quotidiano locale che ha considerato i certificati di morte in cui si legge “solo” polmonite interstiziale. Un conto lontano da quello ufficiale che parla di 2.060 vittime da coronavirus.
Nell’indagine poi si parla dell’inizio di marzo, con il boom del virus: “95 morti nella prima settimana contro i 49,1 di media, poi un balzo verso l’alto con 296 morti nella seconda settimana di marzo contro i 49.4 della media degli ultimi dieci anni e infine il dato più alto finora, nella terza settimana, con 313 decessi contro una media di 45. Una situazione molto più grave – la precisazione finale – rispetto a quella che emerge dai dati ufficiali”.
“Abbiamo patrocinato questa survey de L’Eco di Bergamo e InTwig – è scritto nella stessa indagine – perché i dati della nostra anagrafe dimostrano una situazione molto più grave rispetto a quella che emerge dai dati ufficiali, come cerchiamo di spiegare ormai da giorni”. (Fonte L’Eco di Bergamo).