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Coronavirus, 259 nuovi casi ma meno tamponi. Morte 4 persone, crescono i ricoveri in ospedale

Cornavirus in Italia, il bollettino di oggi 10 agosto. Frenano i contagi: sono 259 i nuovi casi registrati in un giorno, secondo i dati del ministero della Salute, mentre ieri erano stati 463.

Coronavirus in Italia, i contagi oggi sono 259. Nelle ultime 24 ore sono stati però eseguiti 26.432 tamponi, circa 11mila in meno rispetto a sabato.

Complessivamente sono ad oggi 250.825 le persone che hanno contratto il virus. Risale invece il numero delle vittime: 4 in più che portano il totale a 35.209, mentre domenica l’incremento era di due.

Solo 3 le regioni senza nuovi casi – Friuli Venezia Giulia, Molise e Basilicata – mentre i maggiori incrementi si registrano in Emilia Romagna (+39), Lazio (+38) e Sicilia (+32).

Nonostante il calo generalizzato dei contagi, aumenta il numero di attualmente positivi per il coronavirus, il numero dei pazienti ricoverati nelle terapie intensive e quello delle persone ricoverate con sintomi negli altri reparti degli ospedali.

Dai dati del ministero della Salute emerge infatti che sono 13.368 i malati, 105 in più rispetto a domenica, 46 le persone in terapia intensiva (una in più) e 779 quelle ricoverate con sintomi (16 in più).

I pazienti in isolamento domiciliare sono invece 12.543, 88 più di domenica.

Complessivamente, le persone dimesse o guarite dal virus sono 202.248, 150 in più rispetto a domenica. 

Lombardia: nessun decesso, rallentano i contagi

Nessun decesso, 31 nuovi casi positivi (di cui 6 ‘debolmente positivi’ e 1 a seguito di test sierologico) su 9343 tamponi effettuati, a fronte dei 71 di sabato con 3000 tamponi in meno.

Questi i dati lombardi sulla diffusione del Covid, che vedono anche aumentare i guariti e dimessi, che sono 72, e un calo di 5 pazienti in terapia non intensiva.

A Como, Lecco, Sondrio e Varese si registrano zero contagi, mentre “sembra rientrato – si legge nella nota della Regione – anche il focolaio nel mantovano”, dove i nuovi contagi sono 2.

A Milano i nuovi casi sono 4, tutti in città, a Bergamo 3, a Brescia 7, in Monza e Brianza 2, a Pavia 1.

Piemonte, più guariti che positivi

Per il secondo giorno consecutivo non si registrano decessi di persone positive al coronavirus in Piemonte, dove nelle ultime 24 ore sono segnalati venti nuovi contagi.

I guariti tornano a superare i nuovi ammalati: l’Unità di crisi regionale ne segnala 32 in più rispetto a ieri.

Se dunque dall’inizio della pandemia i decessi restano 4.136, i positivi salgono a 31.888 e i guariti a 26.304, con altri 639 piemontesi. Tra i venti nuovi positivi, la metà (10) sono asintomatici; 16 sono contatti di caso e 4 sono importati.

I ricoverati in terapia intensiva sono tre, dato stabile da alcuni giorni. I ricoverati non in terapia intensiva sono 87 (+2 rispetto ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 719, mentre i tamponi diagnostici finora processati sono 522.100, di cui 286.771 risultati negativi.

Lazio: 38 casi, 9 d’importazione

Oggi nel Lazio si registrano 38 casi e un decesso. Di questi 13 provengono dal Cas Mondo Migliore di Rocca di Papa (Asl Roma 6) e 9 casi sono casi di importazione: due i casi di rientro da Ibiza, due casi da Malta, due da Ucraina, due da Pakistan e uno da Romania.

“Siamo circondati da Paesi a maggiore incidenza del virus. Rispettiamo ora le misure di prevenzione o ci troveremo presto come loro. Siamo a lavoro per organizzare i test per chi ritorna dai Paesi ad alta incidenza“, annuncia l’assessore alla sanità del Lazio Alessio D’Amato.

Umbria: sotto controllo il cluster del Sacro convento di Assisi 

Il piccolo cluster di positivi al coronavirus che sta interessando il Sacro convento di Assisi ora appare sotto controllo.

Circoscritto, con la comunità francescana che nelle ultime ore è stata interamente sottoposta a screening per il virus. E sono 18 i religiosi risultati positivi e ora posti in isolamento.

Un quadro delineato dal direttore della sala stampa del Sacro Convento padre Enzo Fortunato. “È stato completato lo screening sulla comunità dei novizi, che era già stata isolata, e su quella dei frati” ha annunciato su Internet.

Un centinaio di religiosi complessivamente. Il cluster si è originato proprio dai giovani provenienti da diversi Paesi ed entrati nel convento di Assisi per cominciare il loro percorso di fede e di formazione. “Sono entrati a far parte del noviziato solo pochi giorni fa e non hanno avuto contatti con i pellegrini” aveva già spiegato lo stesso padre Fortunato.

Una venticinquina di giovani che vivono in una struttura adiacente al Sacro Convento, tutti “in buono stato di salute” come ha spiegato il direttore della sala stampa.

Novizi che ora proseguono la loro vita seguendo le norme sanitarie previste in questi casi. Secondo quanto riporta oggi La Nazione, lo stato maggiore della sanità regionale ha comunque intenzione di allargare i controlli anche ai contatti sporadici e quindi saranno sottoposti a test anche i membri di altre comunità che siano stati presenti, negli stessi spazi dei novizi (fonte Ansa).

 

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