Coronavirus, bollettino 24 novembre: 23.232 nuovi casi e 853 morti. Giù rapporto test/positivi

Coronavirus, il bollettino di oggi, martedì 24 novembre: sono 23.232 nuovi casi e 853 morti.

Coronavirus, il bollettino del 24 novembre. Oggi si registrano 23.232 nuovi casi, in leggero aumento rispetto a ieri ma con 40mila tamponi in più. Purtroppo accompagnati da 853 decessi, il dato più alto della seconda ondata. Il numero totale delle vittime arriva a 51.306.

Scende la percentuale positivi/tamponi: 12,31% quando ieri era al 15,4%. I guariti, oggi 20.837 (ieri 31.395), sono in tutto 605.330. In lieve rialzo, dopo che ieri per la prima volta si era registrato un -9.098, il numero delle persone attualmente positive: +1.537 per un totale di 798.386. 

La Regione con più casi quotidiani rimane la Lombardia, sebbene in lento ma costante calo con un +4.886 (ieri +5.289), seguita da Lazio (2.509), Emilia Romagna (2.501), Veneto (2.194) e Piemonte (2.070). Il totale dei contagi sale così a 1.455.022. 

Meno terapie intensive e ricoveri

Si conferma il trend in frenata delle terapie intensive, +6 (ieri +9), uno degli incrementi più bassi da due mesi, per un totale di 3.816. Scendono sensibilmente i ricoveri ordinari, -120 (ieri +418), per un totale di 34.577. I pazienti in isolamento domiciliare, infine, sono 759.993, 1.651 in più rispetto a ieri. 

Rezza: “C’è cauto ottimismo”

“Oggi 188.659 tamponi ed è diminuita la proporzione di positivi sul totale dei tamponi – ha detto il Direttore Generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza -. Però brutto dato dei decessi, 853, in aumento di 200 rispetto a ieri. Un numero purtroppo alto. Come sappiamo anche quando tendono a diminuire i nuovi casi grazie all’impatto delle misure prese gli indicatori che calano per ultimi sono proprio quelli relativi al sovraccarico delle terapie intensive e al numero dei decessi. C’è cauto ottimismo perché diminuiscono i positivi, controbilanciato da questi numeri sui decessi, sappiamo che gli effetti di questa lunga scia si vedranno per diverso tempo”. (fonte AGI)

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