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Coronavirus, bollettino 28 ottobre: 4.866 nuovi positivi e 50 morti, tasso positività 0,85%

di Lorenzo Briotti |28 Ottobre 2021 21:18

Coronavirus, bollettino 28 ottobre: 4.866 nuovi positivi e 50 morti, tasso positività 0,85% (foto Ansa)

Coronavirus in Italia, il bollettino di giovedì 28 ottobre. Sono 4.866 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. In aumento rispetto a ieri, quando erano stati 4.598. Sono invece 50 le vittime in un giorno, lo stesso numero di ieri.

I positivi totali ora sono 76.778. Dall’inizio della pandemia i casi sono stati 4.757.231, con 132.004 morti. I dimessi e i guariti sono invece 4.548.449, con un incremento di 3.400 rispetto a ieri.

Coronavirus in Italia, tasso positività allo 0,85%, +5 pazienti in intensiva

Sono 570.335 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 468.104. Il tasso di positività è allo 0,85%, in calo rispetto all’1% di ieri.

Sono 347 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 6 in più rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute sono 32 (ieri 27). I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 2.609, ieri 2.615, sei in meno.

Ricciardi: “Avremo un aumento dei casi ma sarà gestibile”

“Non siamo ancora lontanamente usciti dalla pandemia”, per cui “certamente ci sarà un aumento dei casi tra l’autunno e l’inverno, ma non sarà drammatico, sarà gestibile. Soprattutto ci approcceremo alla terza dose, come stiamo facendo, per i più fragili”. Lo ha detto Walter Ricciardi, professore di Igiene dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e consigliere scientifico del ministro della Salute Roberto Speranza, intervenendo al Forum Sistema Salute di Firenze.

“In Italia – ha proseguito – siamo stati eroici, straordinari, abbiamo preso misure durissime che erano impensabili. Gli altri ci guardavano come matti, ci ritenevano emotivi, ci prendevano quasi in giro. In quel momento abbiamo guidato il mondo e chi ci ha seguito ha avuto meno danni. Poi abbiamo avuto la seconda e terza ondata che erano evitabili e l’abbiamo pagata con 70mila morti, e lì siamo stati pessimi. Bisogna dare atto a Draghi e a Speranza che hanno continuato a promuovere l’evidenza scientifica alla base delle decisioni e ora siamo tra i migliori al mondo perché non ci basiamo solo sulla vaccinazione e sulle misure restrittive ma è l’insieme delle misure che va adottato”.

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