Coronavirus: Toscana, Liguria, Basilicata e Umbria diventano zone arancione Coronavirus: Toscana, Liguria, Basilicata e Umbria diventano zone arancione

Coronavirus, bollettino 5 novembre: 34.505 nuovi casi, 445 morti. Rezza: “Segnale non buono”

Nel bollettino di oggi i casi nuovi di contagio da coronavirus sono 34.505, con circa 220mila tamponi. I morti sono 445.

Coronavirus, il bollettino di oggi 5 novembre. Continua a salire la curva epidemica in Italia: sono 34.505 i nuovi contagi, contro i 30.550 di 24 ore fa. Il totale dei contagi sale quindi a 824.879.

Aumenta di tanto il numero di decessi: sono 445 contro i 352 di ieri, portando il totale delle vittime dell’epidemia in Italia a 40.192.

Record dei tamponi, 219.884, quando ieri ne erano stati processati 211.831. La percentuale positivi-tamponi è salita al 15,69% contro il 14,42% di ieri.

In crescita i ricoveri in terapia intensiva nelle ultime 24 ore: sono 99 contro i 67 di ieri, per un totale che sale a 2.391.

In salita anche i ricoveri ordinari, +1.140 (contro i 1.002 di ieri), per un totale attuale di 23.256.

I guariti nelle ultime 24 ore sono 4.961 (ieri 5.103) per un totale di 312.339. Il numero delle persone attualmente positive sale di altre 29.113 (ieri 25.093) e arriva a 472.348. Di questi, sono in isolamento domiciliare 446.701, vale a dire 27.874 più di ieri.

I dati Regione per Regione

Quanto alle regioni, è sempre la Lombardia a registrare il maggior numero, anche oggi in incremento, di nuovi casi, 8.822 contro i 7.758, seguita da Campania con 3.888 (ieri 4.181), Veneto con 3.264 (ieri 2.436) e Piemonte con 3.171 (ieri 3.577). 

Rezza (Iss): “Coronavirus corre e va frenato”

I 34.505 nuovi casi di oggi, 4mila più di ieri e record di sempre, “non sono un buon segnale. I tamponi sono un po’ aumentati ma l’aumento c’è. Abbiamo un numero di tamponi positivi piuttosto elevato, superiamo abbondantemente il 10%, non è un indicatore buono. E purtroppo anche avvicinarsi ai 500 decessi non è una buona notizia. Insomma è una situazione che dopo che nei giorni scorsi sembrava essersi stabilizzata sembra ancora con una chiara tendenza in aumento. Mi sembra che globalmente ancora il virus corra. Frenarlo è necessario”. 

Lo ha detto il Direttore Generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, illustrando i dati di oggi al punto stampa al ministero sull’analisi dei dati della cabina di regia regionale. 

 

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