REGGIO CALABRIA – Già da domani, 30 aprile, riaprono bar e ristoranti all’aperto in Calabria. Lo prevede la nuova ordinanza varata della presidente Jole Santelli, per la Fase 2 dell’emergenza coronavirus.
E’ consentita la ripresa delle attività per “bar, pasticcerie, ristoranti, pizzerie, agriturismo con somministrazione esclusiva attraverso il servizio con tavoli all’aperto”.
Il documento dispone la riapertura anche per i mercati all’aperto, inclusa la vendita ambulante anche fuori dal proprio Comune, fermo restando il rispetto delle distanze interpersonali e l’uso di mascherine e guanti.
Sarà consentito anche il commercio al dettaglio di fiori, piante, semi e fertilizzanti.
“L’ordinanza – spiega Santelli in una nota – prevede misure nuove, al pari di altre regioni e alcune uniche sul territorio nazionale; tutte parlano il linguaggio della fiducia”.
“Poiché in queste settimane i calabresi hanno dimostrato senso civico e rispetto delle regole, è giusto che oggi la Regione ponga in loro fiducia”, aggiunge.
“Sapranno dimostrare buon senso nel gestire i nuovi spazi di apertura che – prosegue la governatrice – la Regione ha deciso di consentire, anche oltre il dettato del Governo”.
Queste attività, specifica infine l’ordinanza, “possono essere riattivate presso gli esercizi che rispettano le misure minime anti-contagio” previste in un allegato al provvedimento e “ferma restando la normativa di settore”.
La Calabria è nella parte bassa della classifica nazionale dei contagi per il Covid, con 1.102 persone positive, cinque in più nelle ultime 24 ore, e 86 vittime dall’inizio dell’emergenza.
Dal 30 aprile sono anche consentiti gli spostamenti all’interno del proprio Comune o verso altri Comuni per lo svolgimento di sport individuali, ma anche gli spostamenti – una sola volta al giorno – per raggiungere le imbarcazioni di proprietà da sottoporre a manutenzione e riparazione.
Riprendono le attività agricole e di conduzione di piccoli allevamenti di animali svolte in forma amatoriale, il lavoro di allestimento di stabilimenti balneari, di attività di trasformazione dei prodotti industriali.
E sono consentiti gli spostamenti per l’assistenza a persone non autonome, comprese quelle per le quali occorre prestare assistenza in quanto rientranti nei motivi di salute. (Fonti: Ansa, Agi).