Fase 2, in Campania vietato fare jogging: solo passeggiate vicino casa Fase 2, in Campania vietato fare jogging: solo passeggiate vicino casa

Fase 2, in Campania vietato fare jogging: solo passeggiate vicino casa

NAPOLI – E’ ancora vietato fare jogging in Campania. Lo rende noto l’Unità di crisi regionale per la realizzazione delle misure di prevenzione per la Fase 2 dell’emergenza coronavirus. 

Nella nota di chiarimento all’ordinanza del 25 aprile 2020 sull’attività motoria, è scritto espressamente che: “Non è permesso svolgere attività di corsa, footing o jogging, in quanto le dette attività sono incompatibili con l’uso della mascherina perché pericolose ove svolte con copertura di naso e bocca e tenuto conto che chi esercita tali attività emette microgoccioline di saliva (droplet) potenziali fonti di contagio”.

L’unica attività motoria permessa sono le passeggiate consentite esclusivamente “in prossimità della propria abitazione, con divieto assoluto di assembramenti e con obbligo di utilizzo delle mascherine e di rispetto della distanza minima di due metri”.

Il dietrofront giunge dopo le immagini di lunedì mattina, con il lungomare di Napoli affollato di runners, in seguito all’ordinanza del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che aveva sdoganato l’attività motoria.

Regione Campania acquista 850mila mascherine per bambini 

Intanto la Regione Campania ha dato il via alla gara di acquisto di 850 mila mascherine per bambini che saranno in due misure, per i piccoli dai 4 agli 8 anni e per quelli dai 9 ai 16 anni.

“La gara scade domani – ha detto il capo della task force per gli acquisti Roberta Santaniello – e credo che da giovedì potrebbe mettersi in moto la macchina per la distribuzione alle famiglie. Ogni bambino riceverà due mascherine”.

Costo dell’operazione 2,5 milioni di euro.

Le mascherine dovranno garantire copertura di naso e mento, garantendo l’aderenza al volto possibilmente con elastici regolabili, fatte con un materiale impiegato non tossico e con trattamento idrorepellente, un materiale in TNT o similare, di adeguata capacità filtrante, preferibilmente con disegni, colori e aspetto che invogli ad indossarle.

Il materiale dovrà poi essere sanitizzabile con soluzione idroalcolica al 70%, senza perdita delle caratteristiche iniziali e dovrà essere consegnato dal fornitore confezionato in involucri in cellophane o simili contenenti 2 mascherine, con il logo a colori della Regione Campania sull’involucro e la scheda tecnica del prodotto.

“L’avvio della distribuzione delle mascherine colorate per bambini – spiega Santaniello – partirà con la stessa modalità delle mascherine normali inviate dalla Regione, quindi con Poste Italiane per tutti i comuni sopra i 100.000 abitanti e con consegna dello stock alle amministrazioni comunali per i comuni più piccoli”. (Fonte: Ansa)

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