Coronavirus: 230 casi in Italia, sette le vittime. Primo contagio in Alto Adige

Coronavirus, 229 casi in Italia, sei vittime. Israele, Irlanda e Serbia sconsigliano viaggi in Italia
Coronavirus, 229 casi in Italia, sei vittime. Israele, Irlanda e Serbia sconsigliano viaggi in Italia (Foto Ansa)

ROMA  –  Aumenta di ora in ora il numero dei contagi da coronavirus in Italia: al momento sono 230 quelli accertati. Sette le vittime.

La settima vittima è deceduta all’ospedale Sant’Anna di Como. Il paziente era stato trasferito dal Lodigiano nel fine settimana. L’uomo, 62 anni, residente a Castiglione d’Adda, già dializzato, presentava una serie di importanti patologie croniche pregresse. Aveva contratto il Covid-19 ed era stato trasferito nell’ospedale comasca nella notte tra venerdì e sabato.  

Tutti in Lombardia i quattro nuovi morti: un pensionato 84enne di Villa di Serio (Bergamo), un uomo di 88 anni di Caselle Landi (Lodi); un 75enne di Castiglione d’Adda (Lodi), che era stato portato all’ospedale lodigiano con un infarto e il sessantaduenne di Castiglione d’Adda. Questi pazienti, come i precedenti tre, ha puntualizzato Borrelli, “avevano patologie pregresse”.

Quanto ai contagiati, ha aggiunto Borrelli, la buona notizia è che “non ci sono altri focolai” oltre quelli già individuati. E tra di essi, ha aggiunto, “non ci sono conferme di legami”. E’ sempre la Lombardia la regione con il maggior numero di casi (173 con 6 vittime), seguita da Veneto (33 e un morto), Emilia Romagna (18), Piemonte (3) e Lazio (3, sempre la coppia cinese ed il giovane ricercatore).

Un caso è stato segnalato poi in serata in Alto Adige: si tratta di un uomo del posto che era stato in una delle zone a rischio lombarde.

L’allarme dell’Oms: “Dobbiamo prepararci per una potenziale pandemia”

“Dobbiamo prepararci per una potenziale pandemia”, ha avvertito il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, mentre la Commissione europea ha stanziato 23o milioni di euro per la crisi. “Gli improvvisi aumenti di casi in Italia, nella Repubblica islamica dell’Iran e nella Repubblica di Corea sono profondamente preoccupanti”, ha dichiarato Ghebreyesus.

(Fonti: Agi, Ansa)

 

 

 

Gestione cookie