Coronavirus a Castellaneta, medico nasconde di essere stato al nord Coronavirus a Castellaneta, medico nasconde di essere stato al nord

Coronavirus, medico di Castellaneta nasconde di essere stato al nord e contagia colleghi

TARANTO – Un medico di Castellaneta, nella provincia di Taranto, è risultato positivo al coronvirus. L’uomo che lavora all’ospedale San Pio era stato di recente al nord Italia, ma l’aveva nascosto ai colleghi, che ha contagiato nella struttura. Sono in corso di effettuazione i tamponi a medici e operatori sanitari e al 20 marzo, 7 sono positivi e 3 aspettano l’esito del test. L’Asl di Taranto ha avviato un provvedimento disciplinare nei confronti del medico, che rischia la sospensione e il licenziamento.

Secondo quanto ricostruito, il positivo è un dirigente medico di Medicina con diagnosi di polmonite che ora è ricoverato nell’ospedale San Giuseppe Moscati di Taranto. Subito dopo aver scoperto la positività, l’ospedale di Castellaneta si è attivato e ha rilevato “i nominativi di tutto il personale che può aver avuto un contatto stretto” col medico, che è stato in servizio fino al 7 marzo.

L’autorità sanitaria ha disposto il tampone per tutto il personale sanitario, amministrativo e di Sanità Service operante presso la direzione medica, l’esecuzione del tampone orofaringeo e la sospensione dal lavoro sino alla consegna del relativo referto. 

Giovanni Gugliotti, sindaco di Castellaneta, ha spiegato che il medico era andato nell’ospedale dove lavora per sottoporsi ad intervento, ma avendo già febbre non è passato per il pretriage. L’allerta riguarda inoltre alcuni addetti di Endoscopia digestiva per esecuzione di Egds e colonscopia allo stesso medico, alcuni addetti di Oncologia per consulenza medica chiesta dal positivo e il personale della Medicina accettazione e urgenza (Mecau) “per richiesta di prestazione” alle ore 1 del 13 marzo, nonché alcuni operatori di Radiologia ““per esecuzione di rx torace nella notte del 13 marzo”.

Attutalmente risultano ammalati quattro dirigenti medici della Medicina, che effettueranno il tampone il 23 marzo, a prima data utile sulla base dei certificati di malattia inviati alla direzione. Al 20 marzo, risultano 7 casi positivi e 3 dubbi. Dei 7 positivi, 3 riguardano primari dell’ospedale e 4 tra infermieri e ausiliari. 

Gugliotti ha commentato: “Quello che è accaduto è gravissimo, inaudito, inconcepibile. Un medico, che lavora in ospedale, è andato lì, in nosocomio, e invece di passare dal pretriage come prevedono la procedura e i protocolli, è andato regolarmente al pronto soccorso, come se nulla fosse, e da lì è andato poi nei reparti”.

Il sindaco di Castellaneta ha proseguito: “Assurdo quanto è successo. Anche se tu sei medico dell’ospedale di Castellaneta, non puoi, ribadisco non puoi, sottrarti ai protocolli. E’ invece questo è accaduto. Ma come? A Castellaneta stiamo facendo i salti mortali per garantire i servizi, consegnare i farmaci a domicilio, così anche la spesa alimentare, stare vicino a chi è in difficoltà, eppoi accadono cose come queste che ci mandano tutto all’aria!””.

Al momento, tra i casi positivi di coronavirus nel Tarantino, 23 a ieri sera secondo il bollettino regionale, quattro riguardano medici: due medici di base di Manduria, un primario ospedaliero di Taranto e un medico dell’ospedale di Castellaneta.

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha denunciato alla procura di Taranto il medico: “Ho appreso della vicenda riguardante l’ospedale “San Pio” di Castellaneta dal direttore generale della Asl Taranto Stefano Rossi, dal direttore del Dipartimento di prevenzione di Taranto dott. Michele Conversano, dal Direttore Sanitario dell’ospedale San Pio di Castellaneta dott. Emanuele Tatò”.

Emiliano ha proseguito: “Ho anche avuto un’importante relazione telefonica sui fatti da parte del Sindaco di Castellaneta, Giovanni Gugliotti, lui stesso esposto a rischi della condotta del soggetto che, dipendente dell’Ospedale San Pio, aveva proprio il compito di vigilare il rispetto da parte di tutti delle regole di igiene atte a prevenire l’estendersi del contagio. Per questa ragione ho telefonato subito al procuratore della Repubblica di Taranto, Carlo Capristo, per consentirgli di iniziare tempestivamente la sua doverosa indagine”.

Intanto la Asl di Taranto ha avviato un procedimento disciplinare finalizzato all’eventuale sospensione e successivo licenziamento del medico dell’ospedale di Castellaneta, spiega Emiliano: “A causa di quanto accaduto saranno probabilmente chiusi molti reparti dell’Ospedale e posti in quarantena moltissimi sanitari. Il danno provocato alla comunità è enorme”.

Emiliano ha anche sottolineato che “molto probabilmente queste condotte violano diverse norme penali che prevedono gravi conseguenze sull’autore dell’eventuale reato”. In particolare, al medico potrebbe essere contestato il reato di diffusione colposa della malattia. L’inchiesta penale procederà parallelamente a quella disciplinare, che – ove i fatti ipotizzati venissero oggettivamente accertati – potrebbe concludersi con il licenziamento.

(Fonte AGI)

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