ROMA – L’emergenza del nuovo coronavirus in Cina ha fatto scattare l’allerta per i passeggeri diretti verso l’Italia provenienti dal Paese colpito. “La situazione è costantemente monitorata e la probabilità di introduzione del virus nell’Unione europea è considerata bassa, anche se non può essere esclusa”, informa il Ministero della Salute, che è in continuo contatto con l’Oms e l’Ecdc (European Centre for Disease Prevention and Control).
L’Italia (aeroporto di Roma Fiumicino), ha tre voli diretti con Wuhan e numerosi voli non diretti, il cui traffico di passeggeri dovrebbe aumentare in occasione del capodanno cinese.
QUI I CONSIGLI DEL MINISTERO DELLA SALUTE
“Si raccomanda di posticipare i viaggi in Cina non necessari. Se ci si reca nella città di Wuhan, provincia di Hubei, si raccomanda di vaccinarsi contro l’influenza stagionale almeno due settimane prima del viaggio. È raccomandato, inoltre, di evitare di visitare i mercati di prodotti alimentari freschi di origine animale e di animali vivi, evitare il contatto con persone che hanno sintomi respiratori – si legge sul sito del Ministero – Essendo il Coronavirus completamente nuovo, non esiste ancora un vaccino e potrebbero volerci anche diversi anni per ottenerlo. Non esiste un trattamento specifico per la malattia causata da un nuovo coronavirus. Il trattamento deve essere basato sui sintomi del paziente”.
Coronavirus cinese, i consigli del Ministero della Salute
I principali suggerimenti riguardano soprattutto la prevenzione e la protezione di chi sarà obbligato a recarsi in Cina: “Mantenere l’igiene delle mani (lavare spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni alcoliche) e delle vie respiratorie (starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso, utilizzare una mascherina e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l’uso e lavare le mani), pratiche alimentari sicure (evitare carne cruda o poco cotta, frutta o verdura non lavate e le bevande non imbottigliate) ed evitare il contatto ravvicinato, quando possibile, con chiunque mostri sintomi di malattie respiratorie come tosse e starnuti”.
“Per chi viaggia nelle zone a rischio – prosegue la nota del Ministero -, si raccomanda di rivolgersi immediatamente ad un medico qualora si avvertissero dei primi sintomi respiratori (tosse, mal di gola, difficoltà respiratorie). La stessa raccomandazione vale per chi rientra in Italia e dovesse avvertire i primi sintomi nei successivi 14 giorni”.
Al momento “sono necessarie maggiori informazioni per comprendere meglio le modalità di trasmissione e le manifestazioni cliniche di questo nuovo virus. La fonte di questo nuovo virus non è ancora nota. Pertanto, sarebbe prudente ridurre il rischio generale di infezioni respiratorie acute durante i viaggi verso o dalle aree colpite (attualmente Wuhan City)”.
A chi ha soggiornato di recente a Wuhan si ricorda che se “nelle due settimane successive al vostro ritorno si dovessero presentare sintomi respiratori (febbre, tosse, mal di gola, difficoltà respiratorie) a scopo precauzionale contattate il vostro medico di fiducia, riferendo del vostro recente viaggio”. Se invece si è soggiornato in un ospedale in cui è stata ricoverata una persona malata “il rischio di trasmissione esiste solo se si è stati in stretto e prolungato contatto con il paziente. I malati affetti da infezione da nuovo coronavirus, inoltre, vengono ricoverati in ambienti separati dagli altri degenti”.
In caso di sintomi riferiti a una malattia respiratoria, prima, durante o dopo il viaggio, “i viaggiatori devono rivolgersi a un medico e informarlo del loro viaggio. Attualmente l’Oms incoraggia tutti i paesi a rafforzare la sorveglianza delle infezioni respiratorie acute (Sari), a rivedere attentamente eventuali casi insoliti di Sari o di polmonite e a comunicare all’Oms qualsiasi caso sospetto o confermato di infezione da nuovo coronavirus”. (Fonte: MINISTERO DELLA SALUTE).