Coronavirus, identikit del Comitato scientifico. Dove alla chiusura delle scuole non credono Coronavirus, identikit del Comitato scientifico. Dove alla chiusura delle scuole non credono

Coronavirus, identikit del Comitato scientifico. Dove alla chiusura delle scuole non credono

Coronavirus, identikit del Comitato scientifico. Dove alla chiusura delle scuole non credono
Coronavirus, cos’è il Comitato scientifico (foto Ansa)

ROMA – La chiusura delle scuole decisa dal governo è un provvedimento utile ed efficace per contrastare il contagio da coronavirus? Alle perplessità generali, si erano aggiunti in effetti i rilievi, le riserve e i dubbi di una autorità scientifica importante, quella del Comitato scientifico. In sostanza il governo ha preferito non ascoltare il parere, non vincolante, di queste personalità.

Secondo il Comitato mancano le evidenze scientifiche, sarebbe stato rilevato all’unanimità, sull’efficacia della chiusura delle scuole ai fini di un contenimento dei contagi da coronavirus, soprattutto per la breve durata della misura. In pratica: così come l’avete presentato, il piano non dà alcuna garanzia di successo, se proprio volete perseguire questa modalità di prevenzione, allora la chiusura dovrà durare ben oltre il 15 marzo. Ma cos’è, a livello istituzionale, il Comitato tecnico-scientifico? Chi ne fa parte?

Creato da un’ordinanza del capo dipartimento della protezione civile del 3 febbraio e poi istituito per decreto del commissario per l’emergenza Angelo Borrelli, il Comitato tecnico scientifico ha lo scopo di fornire consulenza al capo del dipartimento della protezione civile, Borrelli appunto, in merito all’adozione delle misure di prevenzione necessarie a fronteggiare la diffusione del nuovo coronavirus.

In pratica, le raccomandazioni sanitarie diffuse in questi giorni sono state redatte da questo comunicato. L’organismo è composto da dirigenti del settore già inseriti nella pubblica amministrazione e per la loro attività non ricevono compensi.

Fanno parte di questo comitato: il Segretario Generale del ministero della Salute, il direttore generale della prevenzione sanitaria del ministero della salute, il direttore dell’Ufficio di coordinamento degli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera del Ministero della salute, il direttore scientifico dell’Istituto nazionale per le malattie infettive “Lazzaro Spallanzani”, il presidente dell’Istituto superiore di sanità, un rappresentante della Commissione salute designato dal Presidente della Conferenza delle Regioni e Province autonome e il Coordinatore dell’Ufficio Promozione e integrazione del Servizio nazionale della protezione civile del Dipartimento della protezione civile, con funzioni di coordinatore del Comitato.

Il Comitato può essere integrato da esperti in relazione a specifiche esigenze. Una settimana fa il ministro Speranza ha poi nominato Walter Ricciardi, membro del board Oms, consulente del ministero per l’emergenza e i rapporti con gli organismi sanitari internazionali. (fonte Agi)

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