Coronavirus, foto Ansa di una mascherina Coronavirus, foto Ansa di una mascherina

Coronavirus, discoteche chiuse e mascherine obbligatorie: misure restrittive prorogate fino al 31 luglio

Le porte di discoteche, fiere e congressi restano ancora chiuse. Per l’apertura si dovrà attendere ancora, almeno fino al 31 luglio. Fino alla stessa data saranno inoltre vietati gli assembramenti e sarà obbligatorio indossare la mascherina nei luoghi chiusi accessibili al pubblico.

In sostanza, il 31 luglio è il nuovo termine al quale potranno essere prorogate tutte le misure restrittive (anti-contagio da coronavirus) contenute nel Dpcm dell’11 giugno scorso.

La proposta, a quanto si apprende da fonti del ministero della Salute, è contenuta del nuovo Dpcm.

NuovoDpcm che il ministro Roberto Speranza si prepara a presentare martedì 14 luglio, giorno in cui scadranno i provvedimenti varati l’11 giugno.

Il provvedimento che si prepara a presentare il ministro della Salute è diverso dalla proroga dello stato di emergenza oltre il termine attualmente previsto del 31 luglio. 

Coronavirus, il nuovo Dpcm

Il Dpcm che Speranza si prepara a presentare martedì potrebbe invece contenere la conferma delle ordinanze adottate dallo stesso ministro circa il divieto di ingresso per chi ha soggiornato negli ultimi 14 giorni nei 13 Paesi che sono al di sotto dei coefficienti minimi di sicurezza relativi alla percentuale di incidenza e al coefficiente di resilienza, ossia la capacità del sistema sanitario di sostenere un’emergenza improvvisa come quella della pandemia.

Non è noto comunque, ad ora, se la lista potrà subire qualche modifica.

Relativamente alle misure sul divieto di ingresso, sempre a quanto si apprende, il nuovo Dpcm potrebbe prevedere anche la possibilità di rimpatrio immediato.

 Anche nei luoghi di culto si dovrà continuare ad adottare misure tali da evitare assembramenti.

Cinema, teatri e auditorium continueranno ad avere posti a sedere preassegnati e distanziati.

Sempre fino al 31 luglio resteranno in vigore i protocolli di sicurezza come condizione di apertura delle attività produttive e commerciali.

Prosegue anche l’obbligo in tutta Italia di indossare la mascherina nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, compresi i mezzi di trasporto e in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza.

Resta valide, inoltre, l’applicazione della sanzione penale per chi viola la quarantena obbligatoria.

Una misura, questa, giudicata dal ministero indispensabile in questa fase di aumento dei contagi da importazione.

Per i bambini resta consentito giocare all’aperto, purché in sicurezza.

Continuano a essere permesse attività motorie e sportive all’aperto e nelle palestre, rispettando la distanza di sicurezza di almeno due metri.

Bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie, infine, possono continuare a esercitare le loro attività a condizione che le regioni e le province autonome di riferimento ne abbiano accertato la compatibilità con l’andamento della situazione epidemiologica. (Fonte: Ansa).

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