Piscina, discoteca e aereo col coronavirus: il giovane che a Vercelli provoca un focolaio

La piscina, la discoteca, l’aereo e ovviamente… il coronavirus. A Vercelli un giovane della Repubblica Dominicana ha causato un focolaio.

Coronavirus e focolaio a Vercelli. Già, ma come nasce un focolaio? Quello di Vercelli è quasi surreale. Siamo a metà luglio quando un giovane della Repubblica Dominicana rientra dal suo Paese proprio a Vercelli, dove risiede. Per chi rientrava da lì era previsto l’isolamento domiciliare.

In aereo è diventato positivo e rientrato in Italia ha contagiato almeno 126 persone, tre sono finite in ospedale, una è deceduta. 

La piscina e la discoteca

Margherita De Bac sul Corriere della Sera spiega che l’uomo nei giorni 21 e 22 luglio, incontra una coppia di amici in una piscina comunale e li contagia. Non finisce qui, il 26 luglio va a ballare in una discoteca di Vercelli dove passa il virus al gestore del locale e ad altre 58 persone tra clienti e personale. I quali, inconsapevolmente, infettano 15 familiari.

Ma anche i due amici in piscina, che lavorano in una ditta logistica locale,  non sanno di portare con sé il virus e così lo trasmettono ad almeno 33 colleghi che risultano positivi al tampone. A loro volta, questi 33 veicolano il virus dentro le mura di casa: sono 8 i familiari coinvolti. Ecco come nasce un focolaio con 126 persone contagiate. Il tutto partendo da una singola persona che non ha fatto controlli e quarantena dopo il viaggio. (Fonte Il Corriere della Sera).

 

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