Coronavirus, il bollettino del 17 gennaio: 83.403 nuovi contagi e 287 vittime nelle ultime 24 ore

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Gennaio 2022 - 17:54 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus, il bollettino del 17 gennaio: 83.403 nuovi contagi e 287 vittime nelle ultime 24 ore

Coronavirus, il bollettino del 17 gennaio: 83.403 nuovi contagi e 287 vittime nelle ultime 24 ore (foto Ansa)

83.403 nuovi contagi e 287 vittime nelle ultime 24 ore. Questi i numeri del bollettino di oggi, lunedì 17 gennaio, sulla situazione della pandemia Covid in Italia.

Tasso di positività al 15,4%

Sono 541.298 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore. Domenica erano stati 927.846. Il tasso di positività è al 15,4%, in calo rispetto al 16,1% di domenica . Sono 1.717 i pazienti in terapia intensiva, 26 in più nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 122. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 19.228, ovvero 509 in più rispetto a domenica.

I numeri totali

Sono 2.555.278 gli attualmente positivi, con un incremento nelle ultime 24 ore di 6.421. Dall’inizio della pandemia i casi totali sono 8.790.302 mentre i morti sono 141.391. I dimessi e i guariti sono invece 6.093.633, con un incremento di 76.679 rispetto a domenica.

L’allarme degli anestesisti 

“Centinaia di pazienti vengono rilevati come positivi e dovranno essere operati, trapiantati e assistiti nel postoperatorio intensivo. Occorre programmare oggi ciò che fra poche settimane diventerà con ogni probabilità una nuova emergenza sanitaria”. A sottolineare uno degli aspetti che più spaventa gli anestesisti rianimatori è Antonino Giarratano, presidente Siaarti (Società italiana di anestesia analgesia rianimazione e terapia intensiva).

Gli esperti accendono i riflettori su quello che reputano al momento “un fenomeno trascurato: la sanità per pazienti Covid asintomatici non critici“. Ad oggi, dice Angelo Gratarola, responsabile Siaarti anestesia e medicina perioperatoria, “viviamo una sorta di daltonismo delle fasce di rischio. Si rischia infatti l’arancione territoriale per pazienti ricoverati non a causa del Covid, ma per le sole positività incidentali scoperte al pronto soccorso. Questo rappresenta un problema concreto: il ministero dovrebbe – sentite le società scientifiche, in primis Siaarti – offrire indicazioni e linee operative per poter sottoporre ad intervento chirurgico pazienti semplicemente positivi al virus”.