Coronavirus, primo caso in Basilicata: 15 positivi nel Lazio e 6 in Campania

Coronavirus in Basilicata, primo caso. Altri 15 nel Lazio, 6 in Campania
Coronavirus in Basilicata, primo caso. Altri 15 nel Lazio, 6 in Campania (Foto archivio ANSA)

ROMA – Primo caso di infezione da coronavirus in Basilicata. Si tratta di un uomo di 46 anni, “proveniente dalla Lombardia”, che vive a Trecchina, nella provincia di Potenza. Lo ha annunciato il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi. L’uomo “non presenta nessun sintomo grave” ed è nella sua casa, assistito e seguito dai medici.

Intanto si attestano a 15 i casi positivi al virus Covid-19 nel Lazio, di cui 3 guariti, e a 6 in Campania al 2 marzo. Nessuno di questi pazienti nel Lazio è residente a Roma e non si riscontrano casi autoctoni. Si tratta della coppia di Wuhan e del ricercatore di Luzzara, tutti guariti e l’ultimo dimesso.

Della donna di Fiumicino, di ritorno da Bergamo, col marito ed un figlio. Della famiglia (due figli, moglie e cognata) del poliziotto del commissariato di Spinaceto che aveva avuto contatti con un amico lombardo, di un vigile del fuoco di Piacenza, di una donna di Cremona, di una donna di Fiuggi con contatti in Lombardia e Veneto, e di un paziente che ha avuto contatti in Veneto.

Sei tamponi sono risultati positivi in Campania per i quali, come per tutti gli altri finora positivi, si attende la conferma ufficiale da parte dell’Istituto Superiore di Sanità. Ne da’ notizia la task force della Protezione civile della Regione riferendo che nella giornata di oggi sono stati esaminati in laboratorio, nel centro di riferimento dell’ospedale Cotugno, 80 tamponi. Se i 6 tamponi dovessero risultare positivi anche alle ulteriori analisi i casi in Campania salirebbero a 28.

Un uomo di 47 anni invece è morto nella provincia di Napoli e sarà l’autopsia a stabilire le cause del decesso. L’uomo è rientrato una quindicina di giorni fa da un soggiorno in Egitto e aveva manifestato successivamente difficoltà respiratorie e febbre. La salma dell’uomo, che soffriva di disturbi nella respirazione per una sarcoidosi polmonare, è stata posta dai carabinieri a disposizione dell’autorità giudiziaria.

L’uomo, si apprende, non avrebbe avuto contatti con le persone rimanendo in casa. Oggi le condizioni si sono aggravate e, malgrado l’intervento del ‘118’, l’uomo è deceduto. Cautela sulla vicenda è stata manifestata dalle autorità sanitarie.

(Fonte ANSA)

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