ROMA – Primi segnali di miglioramento nel bollettino dell’epidemia del coronavirus in Italia del 25 marzo. I guariti sono aumentati, 1036 persone da ieri. Diminuiscono invece i morti e i contagiati, rispettivamente 683 in un giorno e 3491. Il giorno precedente i guariti erano stati 894, i morti 743 e i contagiati oltre 3600. Questi i numeri annunciati dalla Protezione civile che manca di Angelo Borrelli, che ha accusato alcuni sintomi tra cui febbre e ha preferito non prendere parte all’appuntamento delle 18.
(Leggi il bollettino del 25 marzo della Protezione civile)
La Protezione civile ha sottolineato che sono 9.362 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 1.036 in più di ieri. Ieri l’aumento dei guariti era stato di 894. I morti invece si fermano a 683 da ieri, contro i 743 del giorno precedente, per un totale di 7.503 vittime del covid-19.
Sono complessivamente 57.521 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 3.491. Martedì l’incremento era stato di 3.612. Il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha raggiunto i 74.386.
In malati ricoverati in terapia intensiva sono solo 93 in più rispetto a ieri, per un totale di 3.489. Di questi, 1.236 sono in Lombardia. Dei 57.521 malati complessivi, 23.112 sono poi ricoverati con sintomi e 30.920 sono quelli in isolamento domiciliare.
La Protezione civile ha annunciato un inasprimento dei controlli delle misure restrittive e controlli anche dall’alto per fronteggiare l’emergenza. L’elicottero della polizia si è sollevato sui cieli della Capitale per supportare le pattuglie in strada il 25 marzo e perlustrare la città verificando l’eventuale presenza di assembramenti.
Al lavoro anche i droni dei carabinieri per effettuare servizi di controllo e segnalare eventuali spostamenti di persone alle pattuglie. E proprio i droni sono stati impiegati lo scorso weekend nel parco della Caffarella dalla polizia locale insieme alla protezione civile per i servizi di vigilanza.
Agostino Miozzo, vice capo della Protezione civile che ha preso il posto di Borrelli, ha spiegato: “Ha accusato sintomi febbrili e una leggera afonia: per un senso di responsabilità e precauzione ha deciso di rientrare presso il proprio domicilio, da dove continua a lavorare e a seguire con attenzione la gestione di questa grande emergenza. Tutto il dipartimento continua nelle sue attività e siamo vicini al dottor Borrelli e ai colleghi che sono a casa”.
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(Fonte ANSA)