Coronavirus, Lazio supera Lombardia per contagiosità. Indice Rt sale a 1,12 questa settimana Coronavirus, Lazio supera Lombardia per contagiosità. Indice Rt sale a 1,12 questa settimana

Coronavirus, Lazio supera Lombardia per contagiosità. Indice Rt sale a 1,12 questa settimana

ROMA – Il Lazio supera la Lombardia per indice di contagiosità. E’ quanto emerge dal Report settimanale del monitoraggio Iss-ministero della Salute relativo al periodo 8-14 giugno.

Se il valore nazionale di Rt resta sotto 1, nel Lazio è pari a 1,12, superando così il dato registrato in Lombardia (0,82), la regione più duramente colpita da Covid-19.

“In alcune realtà regionali, continua ad essere segnalato un numero di nuovi casi di contagi da Sars-Cov2 elevato – si legge nel report – Questo deve invitare alla cautela in quanto denota che in alcune parti del Paese la circolazione del virus è ancora rilevante”.

“In tutta la Penisola – continua il documento – sono stati diagnosticati nuovi casi di infezione nella settimana di monitoraggio corrente, con casi in aumento rispetto alla precedente settimana di monitoraggio in diverse Regioni e province autonome”.

“Si conferma un Rt minore di 1 a livello nazionale e quasi nella totalità delle regioni e province autonome”. 

Il dato del Lazio risente dei focolai individuati e contenuti in questa settimana. Mentre nelle altre regioni Rt resta basso, con l’Umbria ancora a 0, Calabria (0,04) e Sardegna (0,03) molto vicine.

 In Campania – dove non sono mancate in questi giorni le polemiche per i recenti festeggiamenti dei tifosi del Napoli – nella settimana dall’8 al 14 giugno, Rt è rimasto a 0,46.

Le regioni del Nord vanno dallo 0,8 della Liguria, allo 0,69 del Veneto, con il Piemonte a 0,56.

Bene anche Valle d’Aosta (0,45), Friuli Venezia Giulia (0,57), Bolzano (0,21) e Trento (0,32).

Scendendo lungo lo Stivale in Emilia Romagna l’Rt è a 0,62, in Toscana a 0,75, in Abruzzo a 0,57, in Molise a 0,35, nelle Marche a 0,59, in Basilicata a 0,1. Infine in Puglia il dato è a 0,62 e in Sicilia a 0,72.

“Complessivamente il quadro generale della trasmissione e dell’impatto dell’infezione da Sars-CoV-2 in Italia rimane a bassa criticità – spiega il Report – con una incidenza cumulativa negli ultimi 14 giorni (periodo 8/6-14/6) di 6.03 per 100.000 abitanti”.

“Tuttavia, a livello nazionale, si osserva un lieve aumento nel numero di nuovi casi diagnosticati rispetto alla settimana di monitoraggio precedente”.

“Questo – si legge ancora nel Report – descrive una situazione epidemiologicamente fluida che richiede il rispetto rigoroso delle misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali l’igiene individuale e il distanziamento fisico”.

Secondo il Report sul Monitoraggio della Fase 2, “le misure di lockdown in Italia hanno effettivamente permesso un controllo dell’infezione da Sars-CoV-2 sul territorio nazionale, pur in un contesto di persistente trasmissione diffusa del virus, con incidenza molto diversa nelle 21 Regioni e nelle province autonome”.

La situazione stando ai dati del documento, relativa prevalentemente alla seconda fase di transizione, “è complessivamente positiva, ma con alcuni segnali di allerta relativi alla trasmissione”.

E viene quindi indicato di “mantenere elevata la resilienza dei servizi territoriali per continuare a favorire la consapevolezza e la conformità della popolazione, realizzare la ricerca attiva ed accertamento diagnostico di potenziali casi, l’isolamento dei casi confermati, la quarantena dei loro contatti stretti”.

“Queste azioni sono fondamentali – conclude il Report – per controllare la trasmissione ed eventualmente identificare rapidamente e fronteggiare recrudescenze epidemiche”. (Fonti: Ansa, Adnkronos, Iss).

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