Coronavirus, in Lombardia didattica a distanza alle superiori Coronavirus, in Lombardia didattica a distanza alle superiori

Coronavirus, in Lombardia didattica a distanza alle superiori

In Lombardia, con il record di casi di coronavirus, alle scuole superiori solo didattica a distanza da lunedì 26 ottobre 

Coprifuoco dalle 23 alle 5, centri commerciali chiusi nei weekend e anche didattica a distanza per gli studenti delle scuole superiori: sono le novità introdotte dall’ordinanza firmata dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. 

Didattica a distanza in Lombardia

A partire da lunedì 26 ottobre l’attività scolastica nelle scuole secondarie della Lombardia si svolgerà solo a distanza. 

 “Le scuole secondarie di secondo grado e le istituzioni formative professionali secondarie di secondo grado devono realizzare le proprie attività in modo da assicurare, dal 26 ottobre, il pieno svolgimento della didattica a distanza per le lezioni, qualora siano già nelle condizioni di effettuarla e fatti salvi eventuali bisogni educativi speciali”, si legge in una nota della Regione.

“Agli altri istituti – prosegue la nota – è raccomandato di realizzare le condizioni tecnico-organizzative nel più breve tempo possibile, per lo svolgimento della didattica a distanza”. 

Il coprifuoco

L’ordinanza prevede a partire da giovedì22 ottobre il coprifuoco dalle 23 alle 5. Saranno consentiti solo gli spostamenti motivati da esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute. Sarà necessario circolare con l’autocertificazione.

Centri commerciali chiusi

Disposta anche la chiusura dei negozi presenti all’interno dei centri commerciali nel weekend. Resteranno aperti alimentari e farmacie.

Riaprono gli ospedali in Fiera

Di fronte a uno scenario sanitario repentinamente peggiorato (un focolaio si è registrato persino nel reparto di Cardiologia del Sacco di Milano), l’assessore al Welfare Giulio Gallera ha assicurato che saranno riaperte “le strutture sanitarie allestite nei padiglioni della Fiera di Milano e di Bergamo”.

E persino il Consiglio comunale di Milano tornerà a riunirsi in modalità video conferenza.

Inevitabili le ripercussioni sociali della pandemia, con sempre più persone in difficoltà economica.

Per questo la Diocesi di Milano distribuirà alle parrocchie e alle famiglie oltre 9 milioni di euro. (Fonte: Ansa)

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