Roma, altri casi di feti sepolti col nome delle mamme che hanno abortito Roma, altri casi di feti sepolti col nome delle mamme che hanno abortito

Coronavirus, in Lombardia emergenza anche per i morti: obitori pieni, troppe richieste di cremazione

Coronavirus, in Lombardia emergenza anche per i morti: obitori pieni, troppe richieste di cremazione
Coronavirus, in Lombardia emergenza anche per i morti: obitori pieni, troppe richieste di cremazione (Foto archivio Ansa)

BERGAMO  –  L’emergenza coronavirus in Lombardia non riguarda solo i vivi, ma anche i morti, le sepolture, le cremazioni. Per intuirlo basta scorrere le pagine dell’Eco di Bergamo, il quotidiano della provincia più colpita, dove oggi, 14 marzo, ci sono 11 pagine fitte di necrologi.

Proprio a Bergamo nei giorni scorsi la chiesa del cimitero è stata trasformata in una camera mortuaria perché i posti in obitorio non bastano più. A Cremona stesso destino è toccato alla chiesa dell’ospedale Maggiore.

A Brescia il vescovo ha dato la disponibilità a individuare qualche chiesa in cui ricoverare le salme in attesa della sepoltura, mentre a Milano il Comune ha messo a disposizione cento posti nell’obitorio e ha cambiato il regolamento dando alle famiglie non più trenta ma cinque giorni per decidere dove seppellire i defunti.

Un problema è anche la cremazione: troppo richieste che non si riescono ad evadere. Per questo il prefetto di Brescia Attilio Visconti ha invitato a scegliere forme di sepoltura tradizionali. Come prefetti una prima risposta al problema è stata l’autorizzazione ai medici a rilasciare i certificati di morte anche prima dei tre giorni e le salme possono essere depositate anche nei loculi zincati.

Ma c’è anche il dramma delle famiglie, che possono fare il riconoscimento dei loro cari solo a distanza, che non possono far celebrare il funerale. Anche per questo i vescovi della Lombardia hanno lanciato appelli per dare conforto agli ammalati. Quello di Bergamo, monsignor Francesco Beschi, ha lanciato un appello al personale sanitario: di fronte a persone morenti che vogliano la benedizione, “donategliela”. (Fonte: Ansa)

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