Coronavirus, Luxottica: tamponi e badge per tracciare i contatti tra i suoi dipendenti Coronavirus, Luxottica: tamponi e badge per tracciare i contatti tra i suoi dipendenti

Coronavirus, Luxottica: tamponi e badge per tracciare i contatti tra i dipendenti

MILANO  – Luxottica lancia un piano di tamponi sistematici per i suoi 15mila dipendenti in Italia, con l’introduzione di un algoritmo coronavirus di proprietà e la sperimentazione di badge di prossimità per tracciare i contatti dei positivi asintomatici, isolando possibili nuovi focolai.

Il progetto è stato presentato ai sindacati ed è stato sviluppato dall’équipe del professor Andrea Crisanti, virologo dell’Università di Padova.

Il badge, in particolare, contiene un sensore digitale che segnala il superamento delle distanze, inviando in modo anonimo il dato di contatto a un database centrale. 

Il nuovo modello Luxottica di gestione della Fase 2 e di prevenzione nelle sue sedi di lavoro avviene sotto il patrocinio scientifico del Dipartimento di Medicina molecolare dell’Università di Padova e del Laboratorio di Microbiologia e Virologia Università/Azienda Ospedale di Padova.

Con gli opportuni adattamenti, sarà esteso progressivamente a tutte le sedi nel mondo.

Con il nuovo ‘protocollo tamponi’ che punta a test intelligenti, Luxottica offrirà gratuitamente a tutta la popolazione aziendale tra uffici, stabilimenti e negozi l’opportunità di sottoporsi, in una prima fase su base volontaria, ad un tampone.

L’iniziativa, partita l’11 maggio nelle sedi di Agordo e Sedico (Belluno), sarà rivolta a tutti i dipendenti italiani del gruppo, ai loro familiari e, con l’estendersi delle capacità operative nell’esecuzione dei tamponi, anche ad alcune comunità locali.

Luxottica si avvarrà di un nuovo Laboratorio Covid-19 diretto da Crisanti presso l’Università-Ospedale di Padova, realizzato con il contributo iniziale di 1,5 milioni della Fondazione Leonardo Del Vecchio, che potrà gestire a regime fino a 40mila tamponi diagnostici al mese.

La prima fase di test sarà finalizzata a isolare i positivi asintomatici, spiega l’azienda, che in parallelo con Università sta mettendo a punto un nuovo sistema digitale per mappare dinamicamente il livello di esposizione al rischio di contagio di ogni singolo dipendente.

Viene così introdotto un algoritmo Covid-19, una piattaforma che si alimenterà nel tempo di informazioni rilevanti per individuare in tempo reale, “nel rispetto della privacy dei dipendenti” gli snodi più sensibili della comunità aziendale, da sottoporre eventualmente a test diagnostico.

Luxottica chiederà ai lavoratori di fornire e aggiornare tramite questionario un set di informazioni utili per classificare contesti e comportamenti a rischio, da incrociare con altre variabili, come i dati epidemiologici giornalieri dei comuni di residenza o domicilio.

L’azienda lancerà quindi nei prossimi giorni nello stabilimento principale di Agordo una nuova sperimentazione che prevede l’adozione di un “badge di prossimità” per aiutare i dipendenti a osservare il distanziamento sociale e per gestire in forma anonima eventuali contatti a rischio contagio coronavirus.

Equipaggiato con un sensore digitale ma senza funzione di geolocalizzazione, segnalerà ai dipendenti con un allarme sonoro il superamento della distanza minima di 1,5 metri da eventuali colleghi di lavoro, inviando in modo anonimo il dato di contatto a un database centrale.

Ogni dipendente sarà identificato a sistema da un codice crittografato e genererà nel tempo una propria cronologia di contatti ravvicinati sul luogo di lavoro.

Qualora venisse identificato un caso di positività, tali informazioni potranno permettere di intervenire nell’isolare potenziali focolai e sottoporre a nuovo tampone i lavoratori potenzialmente esposti al contagio.

Nell’ambito dell’emergenza coronavirus Luxottica, che sta potenziando ulteriormente lo smart working, ha concordato con i sindacati di estendere il periodo di cassa integrazione in linea con quanto previsto dal Decreto Rilancio del Governo.

È stata inoltre estesa per lo stesso periodo l’integrazione al 100% della retribuzione netta mensile di tutti i lavoratori che dovranno accedere all’ammortizzatore sociale.

Con il nuovo progetto “potremo tenere sotto controllo giorno per giorno i punti più vulnerabili della cintura di protezione sanitaria messa a punto dall’azienda, e intervenire preventivamente per arginare eventuali problematiche”, ha spiegato all’Ansa il professor Crisanti, del dipartimento di Medicina molecolare dell’Università di Padova e del Laboratorio di Microbiologia e Virologia Università/Azienda Ospedale di Padova diretti a proposito dell’ampio piano sviluppato con Luxottica.

“Ci auguriamo che questo approccio possa contribuire all’emersione e a una migliore comprensione del fenomeno degli asintomatici, critico per tutto il sistema sanitario, e che questa soluzione innovativa possa essere adottato da altre realtà produttive del territorio”. (Fonte: Ansa)

 

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