mascherine in strada, foto ansa mascherine in strada, foto ansa

Coronavirus: maxi multe (da 400 a 3mila euro) per chi è senza mascherina, feste a numero chiuso e locali chiusi alle 23

L’aumento dei contagi da Covid preoccupa il Governo che sta studiando nuove misure. Verso l’obbligo di mascherina in strada con multe pesanti per chi ne è sprovvisto. 

Mascherine obbligatorie in strada con multe pesanti a chi ne è sprovvisto, limite ai partecipanti ad eventi privati, chiusura dei locali alle 23.

Il Governo è preoccupato dall’aumento dei contagi e si prepara ad inserire nuove norme nella bozza del Dpcm che dovrebbe prolungare lo stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021. 

Mascherine obbligatorie anche in strada: multe fino a 3mila euro

Una delle norme prese in considerazione è la mascherina all’aperto in tutta Italia.

Oggi la mascherina è obbligatoria non in strada (salvo qualche Regione) ma solo nei luoghi chiusi: dopo che alcune Regioni hanno fatto da battistrada, il Governo potrebbe adottare questa norma su tutto il Paese con maxi multe da 400 a 3mila euro a chi non rispetta quanto deciso. 

Tra le proposte di cui si sta discutendo si parla anche di un limite ai partecipanti ad eventi. Attualmente il numero è fissato a 200 nei luoghi chiusi e 1000 all’aperto. L’orientamento emerso prevede di non toccare il numero.

Numeri molto più ridotti invece per feste private, battesimi e matrimoni, per scongiurare il circolo del virus “intrafamiliare”.  

Verranno inoltre confermate le misure di sicurezza per i trasporti, quella della capienza dell’80% sui mezzi pubblici e le norme per aerei, treni e navi.

Chiusura dei locali alle 22

Si sta inoltre discutendo sulla possibile chiusura dei locali e ristoranti alle 22. Nel vertice si discute però se allungare alle 23 viste le tante resistenze da un settore economico duramente colpito durante il lockdown. 

Probabilmente si finirà per imporre solo il divieto di asporto di alcolici all’esterno dopo le 22. 

L’appello di Conte

Secondo gli scienziati, per allontanare un aumento significativo del contagio e la necessità di un lockdown generale, sarà necessaria una restrizione progressiva delle misure nella stagione autunnale

In generale però si respira un’aria da sottovalutazione del problema. Da qui l’appello che Conte fa da Assisi: “Il nemico non è stato ancora sconfitto, siamo consci che non possiamo disperdere i sacrifici compiuti”.

A tal proposito, il Governo non ha gradito la posizione della Lega calcio di far giocare comunque una partita potenzialmente a rischio come Napoli-Juventus. Il Governo minaccia la Lega di Serie A: se continuerà a mettere le esigenze sportive davanti a quelle della salute pubblica c’è il rischio che vengano prese delle decisioni forti. 

Nel Dpcm non verrà intanto aumentato il numero di spettatori negli stadi (fonte: La Stampa, Sole 24Ore). 

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