Coronavirus, servono un miliardo di mascherine al mese per le imprese. Boccia: “Prezzi siano regolati”

ROMA – Servono almeno un miliardo di mascherine al mese per le imprese che si avviano a ripartire dopo il lockdown per il coronavirus. Questa la stima degli esperti del Politecnico di Torino, che hanno calcolato le forniture necessarie alle imprese italiane per ripartire.

Oltre alle mascherine serviranno almeno 9.000 metri cubi di gel igienizzante, 456 milioni di guanti, 2,1 milioni di termometri, 250.000 cuffie per contenere i capelli lunghi. Motivo per cui Francesco Boccia, ministro degli Affari regionali, chiede che i prezzi siano regolati dal governo. E Federfarma chiede l’abbassamento dal 22 al 4% dell’aliquota Iva sulle mascherine considerate ormai bene di necessità.

Politecnico di Torino, quante mascherine servono per le imprese?

Guido Saracco, rettore del Politecnico di Torino, spiega: “Abbiamo calcolato i bisogni per le aziende del Piemonte e riteniamo che ciascun valore debba essere moltiplicato per 12”. Il piano ‘Imprese aperte’, elaborato in tempi record da un team di ottanta esperti provenienti dal mondo universitario, dalla sanità, dalla magistratura, dalle imprese e dai sindacati, è molto corposo.

Il rettore, che ha coordinato i lavori, lo illustrerà al presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, al prefetto Claudio Palomba, ai rappresentanti dell”industria e del sindacato il 14 aprile. Il piano, che per la Regione Piemonte vuole essere un modello nazionale, sarà inviato al governo e prevede l’uso di almeno 1 miliardo di mascherine per le aziende per il contrasto al coronavirus.

Nello studio è consigliato l’uso di mezzi di trasporto singoli come biciclette e scooter elettrici, con aree di parcheggio dedicate e sistemi di trasporto aziendale a navette. Si suggerisce il supporto psicologico per il rientro al lavoro e sono previsti dispositivi di monitoraggio con l’uso di telecamere infrarossi e la segnalazione, via intranet, della propria condizione di salute tutelando comunque la privacy. 

Boccia: “Prezzi delle mascherine vanno regolati”

Dato che l’utilizzo delle mascherine contro il coronavirus diventa una necessità nella fase 2, e non mancano le difficoltà nel trovarle, il ministro degli Affari regionali ha dichiarato: “Se è obbligatoria, la mascherina deve essere garantita, soprattutto per le categorie più disagiate. I prezzi devono essere regolati e ci stiamo lavorando”.

Appello Federfarma: “Abbassare Iva mascherine da 22 a 4%”

Per calmierare il prezzo delle mascherine, Farmindustria avanza la proposta di abbassare l’aliquota Iva dal 22% al 4%. La Federazione dei farmacisti spiega in una nota che l’ipotesi parte dalla “considerazione che la necessità di approvvigionarsi delle mascherine continuerà a caratterizzare anche le fasi successive all’emergenza, sicché è ragionevole ritenere che le mascherine possano assumere la veste di vera e propria misura di profilassi al pari dei dispositivi medici destinati a soggetti affetti da menomazioni funzionali permanenti, che scontano un’Iva al 4%”.

Federfarma, che si propone anche per distribuire gratuitamente in farmacia tutti i dispositivi forniti dalla Protezione civile, sottolinea che “la riduzione dell’Iva non sembra poter incidere sul gettito visto che prima dell’emergenza la vendita delle mascherine presentava volumi ridottissimi con limitati introiti Iva”. (Fonte: ANSA)

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