Coronavirus a Milano, positivo l'assessore Mattinzoli. Test per tutta la giunta lombarda Coronavirus a Milano, positivo l'assessore Mattinzoli. Test per tutta la giunta lombarda

Coronavirus a Milano, positivo l’assessore Mattinzoli. Test per tutta la giunta lombarda

Coronavirus a Milano, positivo l'assessore Mattinzoli. Test per tutta la giunta lombarda
Coronavirus a Milano, positivo l’assessore Mattinzoli (Foto Ansa)

MILANO  –  L’assessore regionale allo Sviluppo sostenibile della Lombardia, il bresciano Alessandro Mattinzoli, è positivo al coronavirus. Lo hanno reso noto il presidente della Lombardia. Attilio Fontana, anche lui in isolamento, e l’assessore al Welfare, Giulio Gallera, aggiungendo che “come previsto per gli operatori dei servizi essenziali di pubblica utilità, tutta la giunta si sottoporrà ai test di accertamento. Una volta ottenuti gli esiti, attiveremo le procedure previste dai protocolli di Regione Lombardia, condivise con il ministero della salute e l’Istituto Superiore di Sanità per i contatti diretti, aggiunge Gallera. 

L’assessore Mattinzoli “ha la febbre alta ma per il resto sta bene”, ha detto il presidente della Lombardiaa a Centocittà su Rai Radio 1. “Si augura che presto si possa abbassare e sta facendo la terapia” ha aggiunto. Sul coronavirus “non si può pensare che si risolva tutto in quattro e quattr’otto, ma le misure stanno dando risultati. Bisogna avere pazienza – ha aggiunto Fontana – ma sono certo che inizierà la fase positiva. Già da oggi ci sono 14 medici del gruppo San Donato a disposizione”, ha spiegato parlando dell’impegno anche del settore privato nell’affrontare l’emergenza coronavirus.

Coronavirus a Milano, l’infettivologo Galli: “Identificare subito i focolai”

“Per la città di Milano facciamo gli scongiuri ma occorre stare estremamente attenti, identificare subito i focolai e circoscriverli”: è l’auspicio di Massimo Galli, primario infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano, intervistato da Skytg24, alla domanda sulla situazione dei contagi in città finora limitati.

L’evoluzione dei contagi, ha detto Galli, si sta evolvendo in “scala maggiore di quello che si poteva prevedere, è una situazione senza precedenti”. Il Sacco e lo Spallanzani erano già identificati per contrastare minacce di questo tipo, ha aggiunto “ma alcuni ospedali lombardi sono più sotto stress. Bisogna pensare ad avere strutture che possano ospitare quei pazienti non gravi ma che non possono stare a casa”. “Questa è anche una occasione per la ricerca – ha poi detto Galli – è possibile che dovremo convivere per anni con il coronavirus e occorre avere armi affilate”. (Fonte: Ansa)

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