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Coronavirus, morti due sportellisti delle Poste

ROMA – Altri due dipendenti delle Poste sono morti a causa del coronavirus negli ultimi giorni.

Calogero Giovanni Rizzo, 60 anni compiuti l’11 marzo, è morto due giorni fa dopo essere stato a lungo ricoverato in ospedale in gravissime condizioni. Lavorava come sportellista all’ufficio postale di Merate, in provincia di Lecco.

L’altra vittima,Roberto Rossi, 64 anni, lavorava sempre come sportellista ma all’ufficio postale di San Colombano al Lambro, fra le province di Lodi e di Pavia.

Queste due vittime si aggiungono agli altri due dipendenti di Poste morti la scorsa settimana in provincia di Bergamo.

Da alcune settimane il sindacato Slc-Cgil sostiene “l’inutilità di esporre al contagio i lavoratori di Poste Italiane della bergamasca, ed ovviamente non solo del nostro territorio, e ci viene ripetuto in maniera assillante che Poste deve garantire i servizi essenziali”.

“Il recapito di un bollettino o la marea di avvisi di mancata consegna delle raccomandate – prosegue il sindacato – non crediamo siano da considerarsi espletamento di servizi essenziali. Molte scadenze fiscali ed invii di notifica sono stati, tra l’altro, sospesi per decreto. Il punto è che, ormai, ‘andare in Posta’ per molti è diventato il pretesto per fare una ‘giustificata’ passeggiata in paese”.

Fonte: Il Corriere della Sera, FanPage.

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