MILANO – Coronavirus: sono due i principali centri dell’emergenza che, con due morti e finora 76 contagiati, tiene il Nord Italia in apprensione. La maggior parte dei casi di contagio si registra in Lombardia, nel basso lodigiano, dove è morta anche una donna, Giovanna Carminati, a Casalpusterlengo. Ma nel pomeriggio di sabato si sono registrati anche due casi nella provincia di Milano: si tratta di un uomo di 78 anni ricoverato da alcuni giorni all’ospedale San Raffaele di Milano e di un abitante di Mediglia, a Sud del capoluogo, che era ricoverato all’ospedale di Melegnano e che ora sarebbe stato trasferito al Sacco.
In Veneto invece solo un caso, il 67enne di Mira (Venezia), è al di fuori del comune di Vo’ Euganeo (Padova), paese sul versante ovest dei Colli Euganei dove sono concentrati gli altri casi. Compreso quello di Adriano Trevisan, 78 anni, prima vittima dell’epidemia. Si registrano poi un caso in Piemonte, a Torino, di un uomo che aveva avuto contatti con i contagiati di Codogno, e poi tre casi in Emilia Romagna e altrettanti in Lazio.
Riguardo del contagio in Lombardia è di sabato pomeriggio la scoperta che il presunto paziente zero, l’amico del 38enne di Codogno rientrato dalla Cina, non è in realtà il paziente zero, ovvero colui che ha dato inizio ai contagi. L’uomo, infatti, non ha mai contratto il coronavirus.
In Veneto il governatore, Luca Zaia, ha deciso di chiudere tutte le università la prossima settimana, mentre misure analoghe sono già state prese in diversi Comuni nei confronti di scuole, oratori, palestre, bar e negozi. In Lombardia Cremona, Crema e diversi Comuni della zona hanno deciso di annullare i festeggiamenti pubblici di Carnevale.
A Milano il sindaco della città, Giuseppe Sala, ha detto al termine dell’incontro con il prefetto Renato Saccone e l’assessore al Welfare Giulio Gallera: “Noi consigliamo ai milanesi non di stare in casa ma di limitare più possibile, di ridurre la socialità e avere norme igieniche”.
Coronavirus in Lombardia
E’ Codogno, centro di poco più di 15mila abitanti in provincia di Lodi, l’epicentro del Coronavirus. “Tutte le situazioni di positività hanno avuto contatti con il pronto soccorso e l’ospedale di Codogno nei giorni del 18 e 19 febbraio”, spiega l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera. “E’ tutto riferibile a quel territorio – puntualizza -: con cui tutti hanno avuto a che fare o per rapporti personali o per contatti con gli ospedali”.
Ben 35 delle 46 persone risultate positive (compresa la donna deceduta) sono state individuate nell’area di Codogno, centro principale della pianura lombarda al confine con l’Emilia. Nell’ospedale della cittadina è stato ricoverato il cosiddetto paziente 1, 38 anni, oggi trasferito al Policlinico San Matteo di Pavia, la provincia in cui risultano altri due contagiati. Si tratta di due medici, marito e moglie, residenti a Pieve Porto Morone, poco più di 2.600 abitanti sulla riva sinistra del Po e al confine con la provincia di Piacenza. Il marito è un medico di base della zona, la moglie una pediatra che, non a caso, lavora nella zona di Codogno. Contagiati in Lombardia, nel Cremonese, anche una donna di Sesto Cremonese e un uomo di Pizzighettone, nella Val Padana centrale lungo il fiume Adda, pochi chilometri a Nord dalla confluenza nel Po. Il terzo caso della zona è un anziano di Soresina, ricoverato da alcuni giorni all’ospedale di Crema. E si registra poi il paziente di Sesto San Giovanni ricoverato al San Raffaele.
Coronavirus in Emilia Romagna
All’ospedale di Piacenza sono tre i pazienti risultati positivi al coronavirus, tutti legati al focolaio lombardo, tra cui l’infermiere addetto al triage all’ospedale di Codogno (Lodi) che prese in carico il 38enne lodigiano colpito da Covid-19. Gli altri due sono una donna di 82 anni residente a Codogno (Lodi) e di un cittadino lombardo di Maleo, sempre in provincia di Lodi. Tutti e tre sono calcolati tra i 46 lombardi.
Coronavirus in Veneto
Vo’ Euganeo, Comune della prima vittima del coronavirus in Italia, fa parte del Parco Regionale dei Colli Euganei e comprende nel suo territorio il Monte Venda, con i suoi 603 metri il più alto del comprensorio collinare. Qui si sono avuti 11 contagiati (compresa la vittima); il dodicesimo è di Mira (Venezia).
Coronavirus in Piemonte
E’ ricoverato all’ospedale Amedeo di Savoia di Torino il primo paziente risultato positivo al virus in Piemonte. Si tratta di un quarantenne che lavora a Cesano Boscone, paese alle porte di Milano per raggiungere il quale si sarebbe più volte servito del treno. Su e giù tra Piemonte e Lombardia, per una mappa che sembra destinata ad allargarsi. (Fonte: Ansa)