ROMA – Anche Giuseppe Conte ormai ne è convinto: “Occorrerà valutare la possibile riapertura, in modalità sperimentale, di nidi e scuole dell’infanzia, oltre ai centri estivi e ad altre attività ludiche ed educative destinate a nostri bambini”.
Il premier lo ha detto in Parlamento parlando della fase 2, quella della convivenza con il coronavirus, che inizierà lunedì 4 maggio.
Ora bisognerà aspettare il parere definitivo del comitato tecnico scientifico sul piano infanzia che il ministero dell’Istruzione e quello della Famiglia stanno elaborando.
A quanto pare, le strutture che ospitano asili nido e materne potranno essere usate per attività con i bambini fino a sei anni tra i mesi di giugno e agosto.
Da quello che trapela si sa già che si ridurranno al minimo i gruppi e per avere più spazi a disposizione. E se serviranno, si useranno anche gli spazi aperti delle scuole: “Metteremo a disposizione cortili e palestre delle scuole a luglio e agosto”, ha detto la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.
Si entrerà a turno con i genitori dovranno rimanere all’esterno delle strutture. Chiunque si avvicinerà dovrà disinfettarsi e sottoporsi al controllo della temperatura.
I gruppi di bambini, sempre piccolissimi e formati sempre dagli stessi, verranno affidati ogni giorno allo stesso educatore: in attesa del parere al comitato tecnico scientifico si ipotizzano micro gruppi da 3 a 6 bambini a seconda dell’età.
I bambini non useranno le mascherine ma gli educatori sì. Infine non si potranno portare giocattoli da casa e si starà il più possibile all’aperto (fonte: Corriere della Sera).