Coronavirus, morta operaia incinta di 31 anni. E' la più giovane della provincia di Bergamo Coronavirus, morta operaia incinta di 31 anni. E' la più giovane della provincia di Bergamo

Coronavirus, morta operaia incinta di 31 anni. E’ la più giovane della provincia di Bergamo

BERGAMO – Era incinta di pochi mesi e aveva appena 31 anni. Yaye Mai Diouf, operaia senegalese di Pontida, è morta nella notte tra il 21 e il 22 marzo scorso, poco dopo il suo arrivo in Pronto Soccorso. Da circa una settimana accusava tosse e febbre, ma i suoi sintomi non sembravano così gravi. Poi l’improvviso peggioramento e il coronavirus se l’è portata via. 

Il fratello della donna, Omar ha raccontato che in attesa dei soccorsi del 118 la sorella avrebbe perso i sensi dopo aver lamentato forti dolori: “I medici dell’ambulanza hanno cercato di rianimarla e l’hanno portata in ospedale, ma dopo un paio d’ore ci hanno chiamato per comunicarci che non ce l’aveva fatta”.

Yaye è la vittima più giovane della provincia di Bergamo. Purtroppo il suo non è l’unico caso di una giovane vita stroncata dal virus. Secondo quanto spiegato da Luca Lorini a capo del dipartimento di Emergenza dell’ospedale di Bergamo, “c’è una popolazione di pazienti estremamente giovane, parlo di trentenni e trentacinquenni, che sviluppa la malattia in una forma molto grave”.

Al Corriere della Sera, l’esperto spiega: “Abbiamo iniziato a riceverli più o meno dalla metà di marzo. Se qualcuno afferma di sapere il perché, oggi, dice una bugia. Per ora possiamo solo fare ipotesi”. Secondo Lorini la prima è che grazie alla loro giovane età questi pazienti abbiano resistito più a lungo e che poi siano arrivati in ospedale ormai molto compromessi. La seconda, che forse è la più probabile, è che in alcuni giovani il virus scateni una reazione immunitaria spropositata che è peggio del virus. (Fonti: Ansa, Corriere della Sera).

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