Palestre, piscine, cinema, teatri e centri estetici: si va verso un rinnovo della chiusura di queste attività Palestre, piscine, cinema, teatri e centri estetici: si va verso un rinnovo della chiusura di queste attività

Coronavirus, troppi contagi: verso chiusura di palestre, parrucchieri, cinema…

Palestre, parrucchieri, cinema… I troppi contagi da coronavirus potrebbero far fare un grande passo indietro e portare di nuovo alla chiusura di certi settori.

Causa aumento contagi coronavirus palestre, parrucchieri, barbieri, centri estetici, ma anche cinema e teatri, rischiano una nuova chiusura. Sono i settori che il Governo avrebbe etichettato come più a rischio, quindi la decisione nel Consiglio dei ministri di domani potrebbe essere quella di una nuova chiusura.

In molti pensano che certi settori siano stati riaperti troppo presto, quindi si valuta una nuova chiusura. Per quanto tempo? Non si sa ovviamente, bisogna come sempre seguire i numeri di questa seconda ondata.

Non solo palestre e parrucchieri, verso il coprifuoco

I contagi che continuano a salire facendo il record per due giorni consecutivi (ieri sono stati 8.804) e un nuovo lockdown che sembra dietro l’angolo. Ma prima il Governo vuole giocarsi la carta del coprifuoco. Tutti a casa alle 22. Questa sarebbe la linea che il Governo sta seguendo. Per ora non è ancora ufficiale, ma la strada sembra quella.

Domani come detto ci sarà il Consiglio dei ministri e allora sapremo se sarà coprifuoco oppure no. Quel che è certo è che ci saranno comunque nuove restrizioni. In caso di coprifuoco, alle 22 devono chiudere tutti i locali, tutti i bar e ristoranti e tutti i cittadini devono stare a casa. Basterà? Il virus viaggia più di notte? Vedremo.

5mila focolai e 10 regioni a rischio

Una scelta verrà presa visti i numeri. Ci sono 5mila focolai in tutta Italie e ci sono dieci regioni con un rischio definito alto per la tenuta delle terapie intensive: si tratta dell’Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Puglia, Sardegna, Toscana, Umbria e Valle d’Aosta. Secondo il monitoraggio del ministero della Salute e Iss, queste regioni hanno una probabilità di superare la soglia del 30% delle terapie intensive occupate da pazienti Covid nel prossimo mese. Le regioni segnalate con il livello più alto di rischio per questo parametro sono la Lombardia, la Liguria.

E le scuole che fanno, restano aperte?

Questa domanda non ha ancora una risposta certa. Questo perché ogni Regione sceglie cosa è meglio fare in base ai contagi e una decisione nazionale ancora non è stata presa, quindi scuole al momento ancora aperte. In teoria però, perché in Campania invece De Luca ha deciso di chiuderle fino al 30 ottobre. Al ministro Azzolina la cosa non è andata giù. 

Se i contagi continuano a salire è chiaro che anche il settore della scuola potrebbe subire delle limitazioni. Più didattica a distanza e meno presenza in aula. Si parla di far fare agli alunni tre giorni in classe e tre giorni di tele-lezioni. Il Cdm di domani deciderà anche questa cosa. (Fonti Il Sole 24 Ore e Ansa).

 

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