Coronavirus in Italia, Pasqua blindata: riapertura scaglionata a partire dal 18 aprile

ROMA – Il governo è allo studio di una riapertura scaglionata a partire da dopo Pasqua contro l’emergenza coronavirus. Il prossimo 3 aprile infatti è probabile che le misure restrittive verranno confermate almeno fino al 18 aprile, cioè per altri 15 giorni. Poi se l’indice dei contagi sarà sceso a 1, allora si potrà iniziare dalla riapertura delle aziende non essenziale, fino ad arrivare per ultimi alla riapertura di bar e discoteche.

Questo il prospetto che Fiorella Sarzanini fa sul Corriere della Sera. Che il governo navighi a vista è ormai cosa nota. Dare una data precisa per la fine delle misure restrittive ad oggi non è possibile, ma sulla base di alcune condizioni è possibile fare delle stime. Prima di tutto, il prossimo 3 aprile è molto probabile che un altro decreto confermerà i blocchi per l’emergenza almeno altri 15 giorni, fino al 18 aprile, e quindi dopo Pasqua. 

Poi la situazione potrebbe o meno cambiare in funzione di come procede l’epidemia. La condizione primaria infatti è quella di R0, cioè quando l’indice di contagiosità del virus è inferiore a 1. L’indice rappresenta il tasso di riproduzione virale, cioè il numero medio di persone che vengono contagiate da una persona positiva al coronavirus.

Se ad esempio R0 vale 2, allora ogni persona infetta ne contagia altre 2. Più questo valore è alto, più è elevato il numero di persone che vengono contagiate. Se questo valore diventa inferiore a 1, significa che il rischio di nuovi contagi è molto basso, meno di una persona per ogni positivo, motivo per cui alcuni divieti e limitazioni possono venire meno.

In particolare, al momento non sarà possibile riaprire per Pasqua. Lo stesso premier Giuseppe Conte il 28 marzo in conferenza stampa ha dichiarato: “A inizio settimana con gli scienziati del comitato tecnico scientifico e confidiamo che ci portino delle buone notizie. Ci manteniamo sempre vigili e attenti per adeguare le nostre valutazioni”. E le festività pasquali “dovranno essere all’insegna della distanza”. Se le nuove misure saranno quindi comunicate probabilmente già lunedì 30 marzo, la Pasqua è destinata a rimanere blindata.  

(Fonte Corriere della Sera)

 

 

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