La curva dell’epidemia di coronavirus in Italia è ormai molto vicina al picco. Picco previsto fra il 26 e il 27 novembre con circa 830.000 casi positivi che potrebbero dimezzarsi per Natale, anche se il numero resterà comunque molto alto e richiederà la massima attenzione.
Coronavirus, il picco della seconda ondata previsto fra il 26 e il 27 novembre. Lo indicano i calcoli eseguiti dal fisico Roberto Battiston, dell’Università di Trento, e basati sui dati forniti dalla Protezione civile.
I calcoli indicano inoltre che è stato raggiunto il picco delle ospedalizzazioni.
Con un totale di oltre 38.200 ricoveri compresi quelli nelle unità di terapia intensiva.
Queste ultime potranno invece raggiungere il picco nei prossimi tre o quattro giorni.
“Si tratta di un’indicazione concreta che si sta invertendo la tendenza”, ha detto Battiston.
“Adesso – ha aggiunto – serve la massima attenzione perché, anche se stiamo riuscendo a recuperare la situazione rispetto alla crescita esponenziale avvenuta nella prima parte di ottobre, non dobbiamo abbassare la guardia.
La quantità di persone portatrici dell’infezione è molto alta e senza prendere precauzioni l’epidemia potrebbe ripartire con effetti terribili”.
I circa 830.000 casi di infezione da nuovo coronavirus attesi fra il 26 e il 27 novembre (attualmente sono 796.849) “sono un numero molto grande.
Numero che da quel giorno comincerà a calare e potrebbe dimezzarsi per Natale, ma rimarranno comunque 400.000 persone infette attive.
Un numero grandissimo, che indica come l’epidemia sia molto presente nel Paese”.
Basti pensare, ha aggiunto, che “i casi sono sette volte maggiori rispetto a quelli del marzo scorso: dovremo state molto attenti alle misure perché adesso l’epidemia è molto più presente nel Paese rispetto ai tempi del lockdown”. (Fonte: Ansa)
