Coronavirus, posso uscire di casa? E quando? Le risposte del ministero dell’Interno

Coronavirus, posso uscire di casa? Le risposte del ministero dell'Interno
Coronavirus, posso uscire di casa? Le risposte del ministero dell’Interno

ROMA – Coronavirus, posso muovermi? Posso uscire di casa e quando? Che succede se non rispetto le regole? Il ministero dell’Interno ha voluto pubblicare sul proprio sito 12 domande con 12 risposte legate agli spostamenti.

Nel vademecum del ministero dell’interno, articolato in 12 punti, si esplicita: “Non si può uscire di casa se non per validi motivi”. E i validi motivi sono quattro: lavoro, necessità (spesa o farmacia), salute e rientro al proprio domicilio. Tuttavia, al punto 10 si dice in maniera chiara che non esiste, per esempio, un divieto di fare ginnastica all’aperto: “Lo sport e le attività motorie svolte negli spazi aperti sono ammessi nel rispetto della distanza interpersonale di un metro. In ogni caso bisogna evitare assembramenti”. 

Ecco le domande e le risposte del ministero (la pagina è in attesa di aggiornamento, quindi per il momento le regole sono queste):

Posso muovermi in Italia?

Non si può uscire di casa se non per validi motivi. Le limitazioni agli spostamenti sono le stesse in tutte le Regioni italiane e sono in vigore dal 10 marzo e fino al 3 aprile 2020. Ci saranno controlli da parte delle forze di Polizia. E’ previsto il divieto assoluto di uscire di casa per chi è sottoposto a quarantena o risulti positivo al virus. In caso di sintomi da infezione respiratoria o febbre superiore a 37,5 gradi è fortemente raccomandato di rimanere a casa, di rivolgersi al proprio medico e di limitare al massimo il contatto con altre persone.

Quali sono i validi motivi per uscire di casa?

Si può uscire di casa per andare a lavoro, per ragioni di salute o situazioni di necessità. Per provare queste esigenze dovrà essere compilata un’autodichiarazione che potrà essere resa anche seduta stante sui moduli in dotazione alle forze di Polizia. La veridicità delle dichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi.

Chi si trova fuori dal proprio domicilio, abitazione o residenza può rientravi?

Sì, fermo restando che poi si potrà spostare solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute.

Se abito in un comune e lavoro in altro posso fare avanti e indietro?

Sì, se è uno spostamento giustificato per esigenze lavorative.

Posso utilizzare i mezzi di trasporto pubblico?

Nessun blocco dei trasporti. Tutti i mezzi di trasporto pubblico, e anche privato, funzionano regolarmente.

E’ possibile uscire per acquistare generi alimentari?

Sì, e non c’è alcuna necessità di accaparrarseli perché i negozi saranno sempre riforniti. Non c’è nessuna limitazione al transito delle merci: tutte le merci, quindi non solo quelle di prima necessità, possono circolare sul territorio nazionale.

Si può uscire per acquistare beni diversi da quelli alimentari?

Sì, ma solo in caso di stretta necessità, quindi unicamente per l’acquisto di beni legati ad esigenze primarie non rimandabili.

Posso andare a mangiare dai parenti?

No, perché non è uno spostamento necessario e quindi non rientra tra quelli ammessi.

Posso andare ad assistere i miei cari anziani non autosufficienti?

Sì. Ricordate però che gli anziani sono le persone più vulnerabili e quindi cercate di proteggerli il più possibile dai contatti.

E’ consentito fare attività motoria all’aperto?

Lo sport e le attività motorie svolte negli spazi aperti sono ammessi nel rispetto della distanza interpersonale di un metro. In ogni caso bisogna evitare assembramenti.

Posso uscire con il mio cane?

Sì, per la gestione quotidiana delle sue esigenze fisiologiche e per i controlli veterinari.

Che succede a chi non rispetta le limitazioni?

La violazione delle prescrizioni è punita con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 206 euro, secondo quanto previsto dall’articolo 650 del codice penale sull’inosservanza di un provvedimento di un’autorità. Ma pene più severe possono essere comminate a chi adotterà comportamenti che configurino più gravi ipotesi di reato.

 

 

 

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