Coronavirus, prezzi folli mascherine e gel disinfettanti: procura di Milano apre indagine

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Febbraio 2020 - 21:24 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus, Ansa

Coronavirus, prezzi folli mascherine e e gel disinfettanti: procura di Milano apre indagine (foto Ansa)

ROMA – La Procura di Milano ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di “manovre speculative” su generi di prima necessità in relazione alle vendite a prezzi ‘folli’, in particolare su piattaforme online, di gel disinfettanti e mascherine in questi giorni di emergenza coronavirus. Il fascicolo al momento è a carico di ignoti ed è coordinato dagli aggiunti Tiziana Siciliano e Eugenio Fusco e la Gdf effettuerà un primo monitoraggio per gli accertamenti.

Il fascicolo, coordinato dal pool ambiente, salute, sicurezza, lavoro e da quello di contrasto alle truffe, ipotizza per ora il reato di speculazione su generi di prima necessità, perché, secondo gli inquirenti, in questo momento di emergenza sanitaria le mascherine e i prodotti disinfettanti sono appunto merci di questo tipo e in molti stanno approfittando della situazione gonfiando i prezzi.

Il fascicolo  aperto sulla base di un’iniziativa autonoma della Procura, che ha raccolto articoli di stampa su queste vendite gonfiate e ha già effettuato una prima analisi sulle piattaforme on line.

Si è visto, infatti, in questi giorni che on line le confezioni con 50 mascherine sono state vendute anche a 100 euro, ossia a 2 euro a mascherina (il loro costo tendenzialmente non supera i 20 centesimi l’una). Nell’indagine, che potrebbe portare anche a perquisizioni e sequestri dopo gli accertamenti che saranno condotti in questi giorni dalla Gdf, potrebbe anche essere contestato il reato di “frode nell’esercizio del commercio”, perché a volte vengono vendute anche mascherine chirurgiche ‘spacciate’ per mascherine ‘ffp3’, ossia quelle adatte per emergenze sanitarie come il nuovo Coronavirus. La Gdf dovrà anche accertare eventuali irregolarità fiscali nelle vendite ed è stata data anche una delega alla Polizia locale per verifiche negli esercizi commerciali, ossia farmacie e parafarmacie.

Fonte: Ansa.