Coronavirus, 11 morti in Italia, oltre trecento i contagiati. Caso sospetto nelle Marche

di redazione Blitz
Pubblicato il 25 Febbraio 2020 - 18:09| Aggiornato il 26 Febbraio 2020 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus, quarantena in Italia per chi arriva dalle zone focolaio del Nord

Coronavirus, quarantena in Italia per chi arriva dalle zone focolaio del Nord (Foto Ansa)

ROMA  –  In Italia sale a undici il conto delle vittime per il coronavirus. Trecentoventotto i positivi, circa cento in più del giorno precedente. Tre le nuove vittime in Lombardia, una in Veneto: erano tutti anziani.

Il contagio da coronavirus è arrivato anche al Sud, in Sicilia ed in altre 2 regioni, Liguria e Toscana, e forse in una terza, le Marche.

Il bollettino vede sempre la Lombardia al primo posto, con 240 contagiati; segue il Veneto (45), l’Emilia Romagna (26), Piemonte (3), Lazio (3), Sicilia (3), Toscana (2), Liguria (2) e Alto Adige (1). Nelle Marche è risultato positivo un campione proveniente dalla provincia di Pesaro e che sarà inviato domani mattina allo Spallanzani: solo all’esito di questo secondo controllo si potrà stabilire se si tratta di un nuovo caso di coronavirus.

E il virus dalla Lombardia si diffonde anche all’estero.

Un’altra coppia di turisti proveniente dalla Lombardia è infatti ricoverata in isolamento nell’isola di Tenerife, dove era andata in vacanza. Anche una 36enne lombarda è stata trovata positiva a Barcellona, così come una coppia bergamasca a Innsbruck.

Ma “gli italiani possono continuare a viaggiare”, dice Speranza, che oggi ha incontrato i colleghi delle nazioni confinanti. I ministri, aggiunge, hanno convenuto che chiudere i confini sarebbe “una misura esagerata”.

Secondo Giovanni Rezza, il direttore del Dipartimento malattie infettive dell’Iss, prima che fosse individuato il ‘caso indice’, vale a dire il 38enne di Cologno, il coronavirus era già in circolazione nel lodigiano da “una/due settimane. Quasi tutto – precisa – è riconducibile all’epicentro dell’epidemia, che si trova nel lodigiano. Poi ci sono un paio di focolai più piccoli in Veneto. Ma gli altri sono casi che vengono dall’epicentro dell’epidemia”. E se la conta giornaliera dei morti allarma, Rezza invita a contestualizzare. “In Italia – sottolinea – c’è una popolazione anziana e si spiegano così i tassi di mortalità del 2-3%. Gli anziani sono più fragili, lo vediamo con l’influenza. Da quest’ultima possiamo proteggerli con il vaccino; non essendoci il vaccino per il Coronavirus c’è la mortalità. L’unica maniera per proteggerli è circoscrivere i focolai come si sta facendo”.

Fonte: Ansa.