ROMA – Sono complessivamente 75.528 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri, domenica 29 marzo, di 1.648. Domenica l’incremento era stato di 3.815, più del doppio. Il dato è stato fornito dalla Protezione Civile nel consueto bollettino quotidiano delle 18. Presente oltre al commissario Angelo Borrelli, anche Franco Locatelli, il Presidente del Consiglio Superiore di Sanità.
Sono 11.591 i morti, con un aumento rispetto a ieri di 812. Domenica l’aumento era stato di 756. Sono invece 14.620 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 1.590 in più di ieri. Si tratta dell’incremento più alto dall’inizio dell’emergenza, ha spiegato il commissario Angelo Borrelli. Ieri l’aumento dei guariti era stato di 646.
L’Italia, con i dati diffusi oggi, supera i centomila contagiati dal coronavirus. A 40 giorni dalla scoperta del “paziente uno” – il 38enne di Codogno – il numero di coloro che hanno contratto il virus, comprese le vittime e i guariti, è di 101.739.
“Ognuno di noi deve rispettare le indicazioni delle autorità, dobbiamo seguire l’indicazione di rimanere a casa e uscire solo per lo stretto indispensabile, perché solo rispettando queste misure riusciremo a sconfiggere il virus prima possibile” ha detto il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli in conferenza stampa commentando il dato delle oltre 6mila denunce fatte ieri dalle forze di polizia agli italiani che hanno violato i divieti. “E’ un comportamento che non va tenuto – ha aggiunto – bisogna evitare il contagio di altri persone”.
Coronavirus, dati regione per regione.
Dai dati della Protezione civile emerge che sono 25.006 i malati in Lombardia (-386 rispetto a ieri), 10.766 in Emilia-Romagna (+231) 7.564 in Veneto (+313), 7.655 in Piemonte (+387), 3.251 nelle Marche (+91), 4.050 in Toscana (+264), 2.383 in Liguria (+104), 2.497 nel Lazio (+135), 1.739 in Campania (+183), 1.109 in Friuli Venezia Giulia (-32), 1.357 in Trentino (+64), 1.098 in provincia di Bolzano (+64), 1.585 in Puglia (+153), 1.408 in Sicilia (+78), 1.169 in Abruzzo (+0), 834 in Umbria (-63), 518 in Valle d’Aosta (-21), 622 in Sardegna (+40), 602 in Calabria (+25), 107 in Molise (+7), 208 in Basilicata (+11). Quanto alle vittime, se ne registrano 6.818 in Lombardia (+458), 1.538 in Emilia-Romagna (+95), 413 in Veneto (+21), 749 in Piemonte (+65), 417 nelle Marche (+31), 231 in Toscana (+16), 397 in Liguria (+20), 125 in Campania (+8), 150 nel Lazio (+14), 107 in Friuli Venezia Giulia (+9), 91 in Puglia (+5), 74 in provincia di Bolzano (+10), 76 in Sicilia (+11), 102 in Abruzzo (+14), 33 in Umbria (+2), 50 in Valle d’Aosta (+7), 147 in Trentino (+18), 31 in Calabria (+6), 28 in Sardegna (+1), 9 in Molise (+0), 5 in Basilicata (+1). I tamponi complessivi sono 477.359, dei quali oltre 261mila in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.
Coronavirus, dall’inizio dell’emergenza calano i malati in tre Regioni.
Per la prima volta dall’inizio dell’emergenza, calano i malati in tre Regioni italiane. In Lombardia il numero complessivo dei pazienti ricoverati in ospedale, di quelli in terapia intensiva e di quelli in isolamento domiciliare è di 25.006. Ieri erano 25.392, dunque 386 malati in meno. Anche le terapie intensive fanno segnare un dato positivo: sono solo 2 i due nuovi ingressi. Ci sono poi 32 malati in meno in Friuli Venezia Giulia (1.109 contro i 1.141 di ieri) e 63 in Umbria (834 contro gli 897 di ieri).
Fonte: Ansa, Agenzia Vista /Alexander Jakhnagiev