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Coronavirus, i rianimatori: “La situazione è grave ma ancora gestibile”

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Coronavirus, i rianimatori: “La situazione è grave ma ancora gestibile” (foto d’archivio Ansa)

ROMA – In Italia “ci sono all’incirca 5mila posti in terapia intensiva. Al momento la situazione legata all’emergenza coronavirus è ancora gestibile e sotto controllo per quanto riguarda dunque la disponibilità di posti, e ci sono margini anche a fronte di un modico peggioramento nel numero di casi gravi”.

A fare il quadro della situazione è il presidente della Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani-Emergenza Area Critica (Aaroi-Emac), Alessandro Vergallo.

“Al 27 febbraio, sulla base dei dati della Protezione civile – sottolinea – si registrano infatti 150 soggetti ricoverati in ospedale con sintomi e 37, ovvero il 7%, sono i pazienti in terapia intensiva”. Oltre ai posti in organico, rileva, “va anche considerato che sono state prese misure ad hoc come, ad esempio, la sospensione in vari ospedali degli interventi chirurgici non urgenti. Ciò libera una quota di posti: si calcola che venga così guadagnato il 7-9% di disponibilità di posti letto nelle rianimazioni”. 

Ad ogni modo, spiega Vergallo, “se la situazione peggiorasse e fosse necessario un maggior numero di posti in terapia intensiva, altre postazioni potrebbero essere adibite a posti di rianimazione, ad esempio nelle terapie sub-intensive o nelle sale risveglio dei blocchi operatori, che sono dotati di tutta la strumentazione necessaria”. Nell’attuale emergenza, aggiunge, “è però chiaro che questi posti vanno ottimizzati”.

A parte l’emergenza attuale, prosegue, “è da tempo che però chiediamo un aumento dei posti di specializzazione: gli anestesisti-rianimatori in Italia sono circa 18mila e ne servirebbero almeno altri 4mila. Già normalmente registriamo turni maggiorati con blocco delle ferie se necessario. Queste emergenza dovrebbe spingere a prendere in seria considerazione il problema della carenza di personale in questo settore”. Rispetto tuttavia all’emergenza coronavirus, conclude il presidente Aaroi-Emac, “penso che le misure messe in atto siano assolutamente opportune”.

Fonte: Ansa.

 

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