Coronavirus, ricaduta con sintomi simili: dolori e febbre alta. Dopo un mese è di nuovo positiva Coronavirus, ricaduta con sintomi simili: dolori e febbre alta. Dopo un mese è di nuovo positiva

Coronavirus, ricaduta con sintomi simili: dolori e febbre alta. Dopo un mese è di nuovo positiva

Si può avere una ricaduta del Coronavirus, per di più con gli stessi sintomi. Una ragazza romana, guarita un mese fa, è risultata di nuovo positiva al Covid. Dolori ossei, spossatezza, febbre alta: i sintomi sono quasi gli stessi della prima volta. E infatti il tampone molecolare ha detto l’esito tanto temuto: positiva.

C’è ancora qualche dubbio su questa recidiva. Infatti quando era risultata positiva la prima volta era rimasta a casa. Aveva fatto solo l’isolamento domiciliare preventivo. Quindi non si era sottoposta ad analisi specialistiche e approfondimenti. Magari poteva essere un falso positivo. 

La storia della ragazza romana e della ricaduta al Coronavirus

Ammalata di Covid-19 con sintomi pesanti e poi guarita, dopo un mese dalla remissione si ritrova ora di nuovo positiva al tampone molecolare, con dolori e febbre alta. E’ l’odissea che sta vivendo una ragazza romana di 25 anni, da ottobre alle prese in un modo o nell’altro con il coronavirus.

Anche se al momento non ci sono elementi certi per affermare in maniera univoca se si tratti di una nuova positivizzazione, di una ricaduta della prima malattia o di una vera e propria reinfezione. Infatti la giovane era stata curata in casa dal medico di base senza ulteriori approfondimenti specialistici.

I due tamponi di ottobre

Fatto sta che prima è stata male, poi sembrava esserne uscita e ora lotta di nuovo contro il virus. “Ho iniziato a stare poco bene a metà ottobre – racconta la giovane all’Ansa – ma il primo tampone rapido il 13 ottobre era negativo. Dato che continuavo a stare male ho fatto un secondo tampone molecolare al drive-in di Fiumicino il 20 ottobre ed è risultato positivo”.

La prima volta i sintomi sono andati da un dolore fortissimo ai muscoli, con febbricola, fino a difficoltà respiratorie piuttosto pesanti, anche se la paziente è stata comunque seguita sempre in casa dal suo medico di base della Asl Roma 1, che l’ha curata con antibiotico, cortisone, antinfiammatori, lattoferrina e altri integratori. Il 30 ottobre si è sottoposta a un nuovo tampone molecolare all’ospedale Sant’Andrea, negativo. Il 13 novembre è arrivato il secondo tampone negativo, al drive-in di Santa Maria della Pietà.

Cosa è successo dopo il secondo tampone negativo?

“Dal 13 novembre – dice – stavo bene, avevo solo stanchezza, affanno, il medico mi ha detto che era normale. Dopo qualche giorno sono rientrata alla scuola dove lavoro”. Tutto bene, insomma, finché il padre della giovane pochi giorni fa non si è a sua volta ammalato di Covid-19, apparentemente a causa di un focolaio sul posto di lavoro. “Per precauzione – dice la ragazza, che spiega di non essere immunodepressa – in famiglia abbiamo fatto tutti il tampone: sono risultata positiva al molecolare, ho avuto febbre a 38,5 mezzo e ora ho di nuovo dolori ai muscoli”. (Fonte Ansa)

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