Coronavirus Sardegna: 1000 tamponi, zero positivi in Costa Smeralda dopo i focolai di Ferragosto Coronavirus Sardegna: 1000 tamponi, zero positivi in Costa Smeralda dopo i focolai di Ferragosto

Coronavirus Sardegna: 1000 tamponi, zero positivi in Costa Smeralda dopo i focolai di Ferragosto

Il coronavirus lascia in pace la Sardegna, dopo i focolai di Ferragosto. Hanno dato tutti esito negativo i tamponi effettuati.

Coronavirus Sardegna. Sono tutti negativi i 1.000 tamponi effettuati in questi giorni tra il personale delle strutture ricettive della Costa Smeralda dopo i focolai di coronavirus registrati nella settimana di Ferragosto per effetto della movida.

Nessun contagio nemmeno tra i medici, infermieri e pazienti del Mater Olbia, la clinica della Qatar Foundation chiusa dopo la positività di quattro persone, sospesa anche l’attività del drive-in per i tamponi veloci.

L’ospedale riaprirà nei prossimi giorni una volta completata la sanificazione.

“Zero positivi, non esiste quindi un caso Costa Smeralda”, sottolinea commentando l’esito dei test Marcello Acciaro, coordinatore dell’Unità di crisi del nord Sardegna. 

I tamponi sono stati eseguiti negli hotel di Smeralda holding a Porto Cervo: 240 in tutto tra i dipendenti del Pitrizza, Romazzino, Cervo e Cala di Volpe.

Trecentoquaranta invece i test al personale del Mater Olbia e 40 ai pazienti ricoverati.

Già ieri il sindaco della Maddalena aveva annunciato la negatività dei tamponi, complessivamente 90 tra il personale della struttura e i piccoli ospiti, effettuati nel centro estivo per bambini dopo la positività di un educatore. (Fonte: Ansa).

Coronavirus, lo scontro Lazio-Sardegna

Un positivo su due è partito dalla Sardegna per il Lazio con i sintomi del Covid-19: è quanto emerge da un report inviato al ministero della Salute dalla Regione governata da Nicola Zingaretti, che da tempo chiede all’amministrazione dell’isola di effettuare i tamponi in partenza agli imbarchi.

Ma il governatore sardo Christian Solinas finora ha detto no, ed è subito polemica: “Da parte nostra nessuna negligenza. Fino a luglio – ha replicato – la Sardegna aveva 0,3 di sieroprevalenza. Nell’isola il virus non c’era, qualcuno l’ha portato. E questo perché il governo non ci ha consentito di avere il certificato di negatività”.

Nel giorno in cui la Sardegna piange la sua prima vittima della seconda ondata del Coronavirus, è stato uno scontro aperto tra le due sponde del Tirreno.

La persona deceduta è un 78enne pensionato di Bonorva, nel Sassarese. Una zona ben lontana dunque da quella Costa Smeralda al centro delle polemiche delle ultime settimane. Polemiche per la ‘movida’ che avrebbe favorito la diffusione del virus tra i giovani di ritorno a Roma.

E’ infatti di 25 anni l’età media dei contagiati sottoposti a tampone tra il 1 e il 28 agosto. Nel rapporto consegnato al ministro Speranza si legge che il 70% di questi sarebbe tornato con il traghetto.

Le cifre del report, elaborato dal Seresmi e dallo Spallanzani, parlano di 764 casi con link epidemiologico alla Sardegna, e di questi “449 (59%) sono casi con sintomi”. Inoltre, il 43% dei positivi è stato scoperto tramite il contact tracing.

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