Coronavirus, a Schiavonia primo nato dopo la riapertura dell'ospedale svuotato per quarantena Coronavirus, a Schiavonia primo nato dopo la riapertura dell'ospedale svuotato per quarantena

Coronavirus, a Schiavonia primo nato dopo la riapertura dell’ospedale svuotato per quarantena

Coronavirus, a Schiavonia primo nato dopo la riapertura dell'ospedale svuotato per quarantena
Coronavirus, a Schiavonia primo nato dopo la riapertura dell’ospedale svuotato per quarantena (Foto Ansa)

SCHIAVONIA (PADOVA) – La vita non si ferma nonostante l’emergenza coronavirus, nemmeno nelle zone arancioni. “Domenica è nato il primo bimbo a Schiavonia (Padova), l’ospedale che avevamo svuotato, adesso siamo ripartiti con una nuova vita”, ha annunciato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, durante il briefing sul coronavirus. “Si chiama Massimo – ha proseguito Zaia – e penso sia un bel segnale. Schiavonia è stata in quarantena dalla prima sera. Ora l’ospedale è anche un Covid center, per il resto riprende la vita normale”.

La nascita al nosocomio di Schiavonia segna anche la fine della quarantena e dell’isolamento, dallo scorso 21 febbraio, quando furono riscontrati tra i pazienti i primi due casi di infezione Covid-19 in Veneto, ed anche la prima vittima.

“Un fiocco azzurro che, per noi, ha il grande valore della rinascita” ha detto il direttore generale dell’Ulls Euganea Domenico Scibetta ‘battezzando’ la ripresa dell’attività dell’ospedale Madre Teresa di Calcutta. “La mamma era entrata in ospedale in travaglio nella notte, poi il parto spontaneo” ha spiegato Scibetta rilevando che oltre all’ostetricia e alla ginecologia, hanno ripreso il pronto soccorso, la pediatria mentre stanno già affluendo i pazienti degli interventi programmati di chirurgia, che si terranno domani quando anche riprenderà il Punto prelievi e l’attività ambulatoriale.

L’ospedale, com’è noto, dispone di una sezione separata completamente isolata per pazienti con coronavirus. “Ci piace pensare che nulla avviene per caso – ha spiegato Scibetta -: e allora quella porta che si spalanca verso il mondo, e il mondo lo fa tornare dentro l’ospedale, la vediamo come un importante segnale di vita” avvenuto proprio l’8 marzo nel giorno della festa della donna. “Il mio pensiero e i miei auguri – ha concluso – vanno per questo a tutte le donne dell’ Euganea”. (Fonte: Ansa)

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