Coronavirus, scuole chiuse e stop gite. Ma girano fake news, ecco quali Coronavirus, scuole chiuse e stop gite. Ma girano fake news, ecco quali

Coronavirus, scuole chiuse e stop gite. Ma girano fake news, ecco quali

Coronavirus, scuole chiuse e stop gite. Ma girano fake news, ecco quali
Coronavirus, scuole chiuse e stop gite. Ma girano fake news, ecco quali (foto Ansa)

ROMA – Non è vero che il premier Conte ha ordinato la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado. A smentirlo è la presidenza del Consiglio in queste ore di caos e allarme per l’emergenza coronavirus. Sono tante però le misure di prevenzione attivate in diverse regioni del Nord Italia, dove oltre tre milioni di studenti dovranno restare a casa almeno fino al primo marzo.

Ecco allora tutte le fake news circolate e le notizie certe, su scuole e università

Scuole chiuse in Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Trentino-Alto Adige e Friuli Venezia Giulia fino al primo marzo. In tutte le altre Regioni non è stata disposta alcuna chiusura e qualsiasi notizia al riguardo è falsa. Entro il fine settimana si deciderà se prolungare il periodo di chiusura. Si ipotizza una riapertura a scacchiera, almeno nelle zone non raggiunte dal rischio virus.

Sospeso lo sciopero del 6 marzo. “In considerazione dell’emergenza sanitaria in corso”, fanno sapere i sindacati scuola.

Marche e Calabria: i governatori delle due regioni hanno chiesto, lunedì, di chiudere le scuole, nonostante si registrino al momento contati. Il premier Conte ha chiesto che “tutti seguano le indicazioni che imponiamo a livello nazionale. Non è possibile che ognuno vada per la propria strada”.

Roma e Lazio: sono false le voci su una imminente chiusura delle scuole. La Regione Lazio ha però rinviato il viaggio della Memoria.

Università: al Nord, come per le scuole, sono sospese le attività universitarie per questa settimana. Rinviato anche l’esame di Stato per l’abilitazione alla professione medica, previsto per il 28 febbraio.

Gite: il governo valuta l’ipotesi di sospenderle fino a giugno, ma per ora vale solo uno stop temporaneo, anche le uscite didattiche di un solo giorno, fino al 15 marzo. Le famiglie saranno rimborsate e le agenzie di viaggio usufruiranno degli aiuti previsti per le attività economiche coinvolte nell’emergenza, salvo riprogrammazioni. Gli studenti già partiti prima dello stop dovranno rientrare. Così come ripartiranno le scolaresche straniere in viaggio in Italia.

Certificati di malattia: gli studenti saranno assenti per più di 5 giorni – da oggi al 14 marzo – dovranno portare il certificato medico.

Lezioni a distanza: in alcune scuole chiuse della Lombardia ci si sta attivando in tal senso. Così fanno all’istituto tecnico internazionale economico Tosi di Busto Arsizio, guidato dall’ex consigliera del ministro Marco Bussetti, Amanda Ferrario. Da venerdì il Miur ha messo all’opera un gruppo di esperti per organizzare la scuola a distanza. Si pensa ad una piattaforma che raccolga tutto il materiale che può essere usato dagli insegnanti. Collaborano al progetto istituzioni e imprese come Treccani, Rai cultura, Microsoft e Telecom.

Maturità, scuola-lavoro, Invalsi: si sta valutando l’idea di bloccare l’alternanza scuola-lavoro; le prove Invalsi, che dovrebbero cominciare il 3 marzo e che sono obbligatorie per la Maturità, sono rinviate.

Giorni persi: affinché un anno scolastico sia valido servono 200 giorni di scuola. Le ipotesi ora sono due: si recupera alla fine dell’anno, o si potrebbe intervenire con un decreto che convalidi l’anno ridotto, come già fatto per i terremoti di Amatrice e dell’Aquila.

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